(Money.it) Sono in arrivo diverse novità per quanto riguarda le assunzioni nella Pubblica Amministrazione e le modalità di svolgimento dei concorsi. Il Dpr che prevede diversi cambiamenti è arrivato in Parlamento dopo l’intesa sancita in Conferenza unificata, per acquisire il parere delle competenti Commissioni di Camera e Senato entro il 20 maggio.
Vediamo le principali novità che il nuovo regolamento porterà andando a sostituire quando sancito dal Tu del 1994.
Concorsi pubblici, cosa cambia dal 2023
Il primo cambiamento importante è la creazione di un portale dove confluiranno tutte le comunicazioni inerenti ai concorsi pubblici, dal bando alle convocazioni. Il Portale del reclutamento InPa, utilizzato già per selezionare i professionisti ed esperti per il conferimento di incarichi di collaborazione finalizzati all’attuazione del Pnrr, sarà esteso nel tempo diventando l’unica sede dove saranno pubblicati i bandi di concorso pubblici.
Anche le domande di partecipazione alle prove selettive andranno inoltrate solo ed esclusivamente attraverso InPa. I candidati dovranno necessariamente registrarsi sulla piattaforma tramite credenziali Spid, carta nazionale dei servizi o carta di identità elettronica. Dovranno poi compilare il Cv online con valore di autocertificazione. A qu
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