Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, sul tema concorsi pubblici dichiara: “Addio carta e penna, la PA entra finalmente nella modernità”. Il tutto è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con il decreto legge 44/2021 coordinato con la legge di conversione 76/2021, che all’articolo 10 contiene la riforma dei concorsi pubblici.
Nel cosiddetto “decreto Covid” vengono annunciate le nuove modalità di selezione nel pubblico impiego con riferimento alla digitalizzazione delle procedure per renderle più trasparenti e rapide.
Dal 3 maggio sono riiniziati molti concorsi pubblici e il posti ai quali concorrere sarebbero un totale di 12mila. Il nuovo protocollo per lo svolgimento delle prove selettive dovrebbe quindi garantire sicurezza ed è stato validato dagli esperti del Comitato tecnico-scientifico.
Il nuovo protocollo prevede:
- Massima durata della prova in presenza di 1 ora;
- L’effettuazione del tampone nelle 48 ore antecedenti la prova: vale sia per i candidati sia per il personale dell’organizzazione (anche se vaccinati);
- L’uso degli strumenti informatici e digitali con il rispetto della normativa sulla tutela dati personali, tracciabilità, sicurezza;
- Sedi decentrate (in ragione del numero dei candidati), onde limitare al massimo gli spostamenti;
- L’obbligo di indossare la mascherina ffp2 (sarà fornita dall’organizzazione);
- Adeguati ricambi di aria;
- Distanziamento tra i candidati;
- Percorsi differenziati per gli ingressi e le uscite;
- La collaborazione con il sistema di protezione civile regionale e nazionale per l’organizzazione e la gestione delle prove.
Guida per i concorsi a regime post emergenza Covid:
- Una sola prova scritta e una prova orale;
- Per i profili ad alta specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive;
- L’uso di strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, sulla tracciabilità e sulla sicurezza.
- La commissione definisce, in una seduta plenaria, procedure e criteri di valutazione, omogenei e vincolanti per tutte le sottocommissioni, che saranno pubblicati sul sito dell’amministrazione contestualmente alla graduatoria finale.
Per i concorsi già in atto:
Per i concorsi già banditi, per cui non è stata sostenuta alcuna prova, restano le modalità in vigore per tutta la durata dello stato di emergenza. L’uso degli strumenti informatici e digitali (nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza) permane.
Per i concorsi da bandire:
Le modalità obbligatorie consistono:
- In una sola prova scritta (la prova orale è eventuale);
- In una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive;
- Nell’uso degli strumenti informatici e digitali con rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza.
Concorsi pubblici 2021:
I concorsi pubblici già banditi, quelli che saranno banditi durante lo stato di emergenza e quelli a regime prevedono:
- Per i profili ad alta specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive. I titoli e l’eventuale esperienza professionale possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore ad un terzo (con riapertura del bando e pubblicità);
- L’eventuale videoconferenza per la prova orale;
- Sedi decentrate;
- L’eventuale non contestualità garantendo trasparenza e omogeneità delle prove.