Concordato preventivo biennale e regime forfetario: ecco le nuove disposizioni

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
Partita IVA

Il nuovo modello Redditi PF 2024 porta con sé importanti novità per i contribuenti, in particolare per coloro che si trovano in regime forfetario. Con la pubblicazione di questo modello si conclude l’iter preparatorio per l’applicazione del Concordato preventivo biennale, che diventa così operativo.

Diversificazione del processo per regimi Fiscali

Per i contribuenti soggetti al regime degli Indici Sintetici di Affidabilità Economica (ISA), è necessario compilare un modulo specifico, integrato direttamente nei modelli ISA. Questo permette di adeguare la dichiarazione alle peculiarità del regime ISA, assicurando che tutti i parametri siano rispettati secondo le normative vigenti.

Al contrario, coloro che aderiscono al regime forfetario hanno a disposizione una nuova sezione, la VI, nel quadro LM del modello Redditi PF 2024, specificatamente denominata “Concordato Preventivo regime forfetario”. Questa sezione limita l’applicazione del Concordato preventivo a un solo anno fiscale, precisamente il 2024. Ciò implica che i contribuenti in questo regime possono beneficiare delle condizioni del Concordato solo per l’anno specificato, senza estensioni per il biennio come avviene per altri regimi.

Procedure semplificate e accertamenti

Compilare la sezione VI del quadro LM risulta essere un processo relativamente semplice. I contribuenti devono fornire informazioni già note senza dover aggiungere ulteriori dati complessi. È sufficiente completare i righi LM60, LM61 e LM62 per attestare rispettivamente la “Presenza dei requisiti”, la “Assenza di cause di esclusione” e la “Presenza di eventi straordinari”. Questa semplificazione è pensata per facilitare l’accesso al Concordato senza oneri burocratici aggiuntivi.

Importante è anche la gestione dell’acconto di imposta sostitutiva per l’anno d’imposta 2024. I contribuenti devono calcolare questo acconto basandosi sul reddito concordato previsto per il 2024, anziché sul reddito effettivamente conseguito nel 2023. Questo approccio previsionale permette una pianificazione fiscale più accurata e allineata con le aspettative di reddito futuro.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, si prepara a formulare proposte aggiornate per l’anno successivo, mantenendo la flessibilità di modificare o revocare i benefici in caso di nuove circostanze che escludano il contribuente dai vantaggi previsti. Questa dinamica assicura che il sistema rimanga equo e adattivo alle realtà economiche dei contribuenti.

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