(Finanza.com) Finanza Con l’assegno unico l’Italia viola le leggi europee. Ecco perché
L’assegno unico finisce nel mirino della Commissione europea. Bruxelles ha inviato una lettera contenente un parere motivato che contesta al governo italiano l’agevolazione introdotta lo scorso anno, perché non rispetta le norme europee sul coordinamento della sicurezza sociale e sulla libera circolazione dei lavoratori.
Per rispondere a questa lettera l’esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni ha tempo due mesi. Nel frattempo dovrà iniziare a correre ai ripari e prendere le contromisure, in modo da non essere deferito alla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le motivazioni dietro alla presa di posizione di Bruxelles.
L’assegno unico nel mirino della Commissione europea
Il governo italiano ha appena ricevuto una lettera dalla Commissione europea, che contiene un parere motivato che sostanzialmente va a contestare l’assegno unico e universale per i figli a carico. Ricordiamo che la misura è stata introdotta nel corso del mese di marzo 2022. L’Ue ritiene che l’agevolazione non rispetti le norme sulla libera circolazione dei lavoratori e sul coordinamento della sicurezza sociale.
La missiva risulta essere di particolare importanza, perché costituisce a tutti gli effetti un avanzamento della procedura di infrazione che è stata posta in essere nei confronti dell’Italia. La Commissione europea ritiene che con l’assegno unico venga violato il di
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