Con la successione si accetta l’eredità?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
il-fintech-e-la-democratizzazione-della-finanza:-rischi-e-benefici

(Money.it) La dichiarazione di successione è un documento fondamentale quando si tratta di eredità, in quanto permette di calcolare l’ammontare del patrimonio ereditario e pagare di conseguenza le imposte previste. Chi vuole accettare l’eredità non ha quindi problemi a svolgere questo adempimento, mentre spesso chi è incerto teme che con la dichiarazione di successione si accetti anche l’eredità.

In effetti, l’ordinamento italiano ammette anche la forma tacita dell’accettazione, che si compie per determinate azioni dei chiamati all’eredità, senza la necessità di un atto scritto o formale. Al contrario della rinuncia, oltretutto, l’accettazione non è revocabile e un’accettazione pura e semplice non può essere mutata in una con beneficio d’inventario. Ecco perché sarà un sollievo sapere che la dichiarazione di successione non comporta l’accettazione dell’eredità.

Dichiarazione di successione e accettazione dell’eredità

La dichiarazione di successione è un atto dal carattere puramente fiscale; infatti, deve essere presentata presso l’Agenzia delle entrate. L’obbligo di presentazione della dichiarazione di successione ricade su tutti i chiamati all’eredità, eccetto quelli che hanno già presentato l’atto di rinuncia. La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla morte del defunto e non ha nulla a che fare con l’eredità, escluso l’aspetto fiscale.

Difatti, in presenza di più soggetti obbligati è sufficiente che a presentare la dichiarazione sia uno solo di questi, senza che ciò possa avere conseguenze sulla successione (ma nemmeno riguardo alle imposte, dovute soltanto da chi riceve effettivamente l’eredità,


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version