(Money.it) Il Consiglio dei Ministri pochi giorni fa ha dato l’ok alla riforma fiscale. Oltre alle novità riguardanti le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’IVA, l’IRES e le altre misure per combattere l’inflazione, nella sezione relativa all’IRPEF è prevista la definizione di un’unica no tax area applicabile a tutti.
Una misura già inserita della bozza del provvedimento, diffusa prima del via libera definito dato dal Consiglio dei Ministri alla riforma fiscale del 16 marzo scorso.
Ma di cosa si tratta nello specifico e quali novità sono previste dalla riforma fiscale appena approvata? Nel corso dei paragrafi cercheremo di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti senza trascurare quali sono le priorità attuali del governo.
Riforma del Fisco, quali novità per l’IRPEF
Dopo tanta attesa finalmente la riforma fiscale è arrivata. Il provvedimento ha ottenuto il lasciapassare del Consiglio dei Ministri venerdì 16 marzo tramite legge delega. L’Italia si avvia così verso quel processo di revisione dell’intero sistema di tassazione nazionale che andrà ad interessare quota parte delle imposte sul reddito, a partire dall’IRPEF e dall’IRES, finendo per coinvolgere anche l’IRAP, l’IVA e lo Statuto del Contribuente.
Ma partiamo dai cambiamenti per quel che concerne l’IRPEF e le relative addizionali. Sono cinque i punti cardine della legge delega al Governo per la riforma sul Fisco, come si desume dal Comunicato stampa di Palazzo Chigi.
Il primo riguarda la previsione di una no tax area per tutti, sia per i redditi da pensione che per i redditi derivanti dal lavoro dipendenti, a cui fa seguito il riconoscimento della deducibilità, anche in modo forfettario, delle spese supportate per la produzione del reddito di lavoro dipendente e assimilato.
A questa va ad unirsi la possibilità offerta a tutti i contribuenti dalla nuova riforma fiscale
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