Comprare casa è un investimento? Non è sempre così, ecco dove non conviene farlo

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
il-fintech-e-la-democratizzazione-della-finanza:-rischi-e-benefici

(Money.it) Comprare casa non è sempre un investimento, eppure è questo uno dei sogni più comuni tra giovani e meno giovani. Comprare casa vuol dire non solo avere un posto sicuro per sé e i propri affetti ma anche ottenere una propria stabilità.

Stabilità che è sempre più difficile ottenere in Italia. Le nuove generazioni si trovano a dover affrontare una crisi economica, le instabilità geopolitiche e il cambiamento climatico mentre il precariato li tiene legati a un limbo, impossibilitati ad andare via di casa presto.

E quando si riesce ad ottenere un mutuo, compiendo l’importante passo di comprare una propria casa, è impossibile non gioire e festeggiare con amici e parenti. Eppure, stando a un’indagine di Tecnocasa comprare un immobile non sempre potrebbe essere una buona decisione: tutto dipende dal luogo.

Infatti, l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle grandi città italiane tra il 2012 e il 2022 dimostra una tendenza piuttosto negativa. Tecnocasa ha analizzato le performance degli immobili in dieci città, a Bari, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Verona. Ed è emerso che dopo dieci anni in sette città su dieci l’immobile vale molto meno. Ecco dove non conviene comprare casa.

Comprare casa non è sempre un investimento: dove non conviene farlo

Purtroppo, è vero non sempre conviene comprare casa. Tutto dipende dalla città in cui si decide di andare ad abitare e l’indagine di Tecnocasa lo dimostra molto bene: in ben sette città su dieci non è convenuto, poiché l’immobile ha perso nel giro di dieci anni (dal 2012 al 2022) il suo valore. Vediamo la classifica:

  • Genova è la città che ha sofferto di più per il mercato immobiliare. Tra il 2012 e il 2022 ha visto il suo patrimonio immobiliare quasi dimezzarsi, perdendo ben il 49,1% a causa dell’antichità degli immobili, ormai vetusti e usurati.
  • Torino. A seguire troviamo la città della Mole Antonelliana che ha perso ben il 26% dopo aver toccato il minimo nel 2020 con -29,7% durante la pandemia, con un aumento dei prezzi nel primo semestre del 2021.
  • Roma. Anche l

  • © Money.it

    Leggi l’articolo completo su Money.it

    Condividi questo articolo
    Exit mobile version