Come recuperare il credito da un nullatenente

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) La procedura stragiudiziale per il recupero crediti può essere seguita, se insufficiente, dalla causa in tribunale. Quest’ultima è necessaria prima a intimare il pagamento, per poi arrivare al pignoramento dei beni e trovare quindi il modo di soddisfare il creditore. Soluzione quasi inutile se il debitore è nullatenente, ecco come tutelarsi in questi casi.

Debitore nullatenente e beni impignorabili

Comunemente si definisce nullatenente la persona che non ha reddito da lavoro né beni di alcun tipo. Sebbene non si tratti di una categoria giuridica, la condizione del nullatenente è in tutto e per tutto assimilabile a quella di chi possiede beni o redditi che non sono pignorabili. Si tratta in particolare di:

  • Immobili inseriti nel fondo patrimoniale.
  • Prima e unica casa, ma soltanto se il creditore è l’Agenzia delle entrate – riscossione.
  • Pensione o stipendio oltre un quinto, detratto il minimo vitale.
  • Conto corrente oltre alla cifra determinata dalla legge.
  • Beni in comproprietà, ma soltanto per la parte altrui.
  • Beni indispensabili per lo svolgimento di una professione o dell’impresa oltre al quinto.
  • Fede nuziale, indumenti e altri oggetti essenziali.

Il debitore che non possiede redditi o beni oltre questi indicati non può effettivamente essere sottoposto al pignoramento, che è l’unica procedura in grado di soddisfare il creditore attraverso un adempimento coattivo. Bisogna però capire se il debitore è sempre stato nullatenente o se ha variato o celato il suo patrimonio per impedire il pignoramento.

Prescrizione del credito

Quando il debitore è effettivamente nullatenente il creditore non può recuperare il suo credito nell’immediato. Ciò non vuol dire che il debitore possa essere al riparo perenne dall’adempimento. Secondo l’ordinamento italiano, infatti, si risponde dei debiti con il patrimonio presente e futuro. Questo significa che se il debitore è nullatenente, il creditore potrà rivalersi su di lui in seguito, non appena le sue condizioni si saranno risollevate.

Per fare questo è però necessari


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