(Money.it) Al momento del matrimonio i coniugi possono scegliere il regime patrimoniale, nello specifico possono prevedere la separazione dei beni e/o costituire un fondo patrimoniale. Questo perché il regime patrimoniale legale, che si applica se i coniugi non scelgono nulla di diverso è quello della comunione dei beni. Nulla vieta alla coppia di cambiare idea in un secondo momento e passare dalla comunione alla separazione dei beni o viceversa. La procedura da seguire è piuttosto semplice, ma bisogna tenere in considerazione qualche accorgimento. Vediamo come fare.
Cosa succede ai debiti con il cambiamento del regime patrimoniale
È bene ricordare che cambiare regime patrimoniale per eludere i creditori non ha alcuna validità. Si fa riferimento ai debiti contratti da uno dei coniugi, per i quali i creditori possono agire sul patrimonio in comunione. In questo caso, il passaggio alla separazione può essere contestato dai creditori (entro 5 anni) se considerato ostacolante al soddisfacimento del credito, e annullato.
Nulla vieta di cambiare regime in presenza di debiti, anzi magari è proprio questo inconveniente che spinge ai coniugi a cambiare idea e prevedere una tutela maggiore per il futuro. È però bene accertarsi di non provare così a eludere il creditore, magari stipulando un accordo per l’adempimento o semplicemente avendo dei beni aggredibili che per valore sono in grado di soddisfare i debiti. Bisognerebbe fare attenzione anche nel caso opposto, ovvero nel passaggio dalla separazione dei beni alla comunione, con la quale diventano aggredibili anche i beni del coniuge non debitore.
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