Come ottenere fino a 2000 euro di contributo a fondo perduto

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Contributo a fondo perduto

Il Decreto Rilancio ha dato il via ad una serie notevole di iniziative. Tra queste anche un contributo a fondo perduto che può arrivare anche a 2000 euro. Il contributo può essere richiesto completando una specifica domanda che verrà inviata elettronicamente tra il 15 giugno e il 24 agosto. Per preparare e trasferire l’applicazione, è possibile utilizzare il software e il canale elettronico Entratel / Fisconline o una procedura Web specifica nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Il contribuente può utilizzare gli intermediari che ha già delegato alla propria figura fiscale o al servizio di consulenza sulla fattura elettronica. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali dell’agenzia Fiscoonline o Entratel o tramite Spid, il sistema pubblico di identità digitale o la Carta Nazionale dei Servizi  (CNS). Per ciascuna domanda, il sistema dell’Agenzia svolgerà due procedure successive relative al controllo formale e sostanziale. I risultati dei due processi verranno comunicati con ricevute specifiche restituite alla persona che ha inviato la richiesta. Il sussidio non rimborsabile può essere richiesto dalle società, con partita IVA o dai titolari di reddito agricolo, a condizione che siano attive il giorno di presentazione della domanda di sovvenzione.

Come scaricare la guida

Il modello di domanda  può essere preparato e inviato, a partire dal pomeriggio del 15 giugno 2020, anche con un intermediario, attraverso il canale elettronico di Entratel o attraverso una specifica procedura web sul sito portale dell’Agenzia delle Entrate.
Una guida dell’Agenzia delle Entrate, disponibile online, spiega tutti i dettagli dell’azione, le parti interessate, il calcolo della sovvenzione e le istruzioni per richiederla.

SCARICA LA GUIDA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Quali sono i requisiti?

Due i requisiti fondamentali.

  1. Aver raggiunto entrate nel 2019 che non superino i 5 milioni di euro.
  2. Fatturato per aprile 2020 meno di due terzi dello stesso importo rispetto ad aprile 2019.

Ma ci sono due eccezioni a questo caso generale: il primo dove l’interessato ha iniziato la propria attività dal 1 ° gennaio 2019 (il contributo scadrà indipendentemente dalla diminuzione della fatturazione). Lo stesso vale per i contribuenti o gli uffici centrali situati nei comuni colpiti da catastrofi (terremoti, inondazioni, collasso strutturale), ancora in emergenza il 31 gennaio 2020 (Dichiarazione di emergenza del Coronavirus).
In particolare, il Decreto Rilancio specifica che le persone le cui attività cessano alla data della domanda, le persone iscritte in unità di diritto privato per la sicurezza sociale obbligatoria (i cosiddetti fondi di previdenza sociale) non possono beneficiare della bonus non rimborsabile. intermediari finanziari e holding (art. 162 bit in Tuir), sostanze che beneficiano del bonus professionale e del bonus per gli espositori introdotto dal decreto di Cura Italia e degli enti pubblici (articolo 74 di Tuir).

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