Come non pagare i debiti

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
il-fintech-e-la-democratizzazione-della-finanza:-rischi-e-benefici

(Money.it) Chi si trova in una situazione di difficoltà economica e non riesce a pagare un debito, o più debiti, si chiede sempre come non pagare i debiti e soprattutto se è possibile fare ciò senza incorrere in particolari sanzioni.

Una soluzione c’è ed è fornita direttamente dal legislatore, si tratta della legge 3 del 2012 anche conosciuta come legge “Salva-Suicidi”, uno strumento nato per aiutare le persone ad uscire da situazioni debitorie particolarmente pesanti attraverso un piano di rientro e quindi in modo del tutto legale. Vedremo ora, come funziona questa legge, in quali casi se ne può chiedere l’applicazione, i limiti e i vantaggi di tale strumento, ma prima cerchiamo di capire se non pagare i debiti è reato.

Non pagare i debiti è reato?

In linea generale non pagare un debito non è reato, ma naturalmente la legge tutela i creditori offrendo loro degli strumenti che possano aiutare a riscuotere i crediti vantati.

Gli strumenti sono numerosi e in questa sede è impossibile delinearli tutti, ad esempio una banca che concede un mutuo generalmente chiede l’iscrizione di un’ipoteca su un bene e su questo potrà procedere ad esecuzione forzata.
Tra gli strumenti vi sono anche il pignoramento della pensione, dello stipendio, del conto corrente. Tali azioni prevedono però dei limiti, ad esempio l’assegno della pensione può essere pignorato solo entro determinati limiti.

Naturalmente le procedure esecutive sono lunghe e costose e quindi nessuno vorrebbe arrivare ad esse.
Si ipotizza però un reato nel caso in cui il debitore cerchi di sfuggire ai creditori attraverso dei comportamenti fraudolenti, ad esempio occultando dei beni, trasferendo gli stessi, cercando di far risultare una situazione patrimoniale diversa da quella che realmente si ha.

In questi casi si può ipotizzare il reato di truffa o insolvenza fraudolenta, in applicazione dell’articolo 641 del codice penale il quale stabilisce:

Chiunque, dissimulando il proprio stato d’insolvenza, contrae
un’obbligazione col proposito di non adempierla e’ punito, a querela della persona offesa, qualora la obbligazione non sia adempiuta, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire cinquemila.
L’adempimento dell’obbligazione avvenuto prima della condanna estingue il reato.

In quali casi è possibile con pagare i debiti con la legge 3?

Ora che abbiamo delineato quali possono essere le conseguenze che derivano dal mancato pagamento dei debiti, vediamo in quali casi si può ricorrere alla legge 3 del 2012 e di consegue


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version