Investire in azioni è uno dei modi più efficaci per creare ricchezza a lungo termine, se fatto in modo intelligente.
Quella di seguito è una guida aggiornata che permetterà di comprendere cosa fare e cosa non fare per investire denaro nel mercato azionario con il giusto approccio.
Indice dei contenuti
- Qual è il miglior approccio all’investimento in azioni
- Quanto posso permettermi di investire?
- La scelta del Broker e l’apertura del conto
- Una delle regole fondamentali: la diversificazione
- Warren Buffett e l’approccio di lungo termine
Qual è il miglior approccio all’investimento in azioni
È possibile per un investitore intelligente e paziente battere il mercato nel tempo? La risposta è si. Investire in singole azioni è la scelta giusta se si dispone del tempo e la voglia/volontà di ricercare e valutare a fondo le azioni su base continuativa.
Ma oltre ad acquistare singole azioni, è possibile scegliere di investire in fondi indicizzati, che seguono un indice azionario come l’S&P 500. Oppure puoi investire in fondi gestiti attivamente che mirano a sovraperformare un indice.
È chiaro che non tutti hanno dimestichezza con rapporti trimestrali sugli utili o calcoli matematici e statistici. In quel caso un approccio più passivo potrebbe essere la scelta giusta. Tra fondi comuni di investimento attivi e i fondi indicizzati passivi, generalmente si preferiscono quelli passivi, per il loro costo più contenuto e una sorta di garanzia maggiore che riescono a dare.
Quanto posso permettermi di investire?
Una premessa importante è che il denaro da destinare all’investimento in azioni non è mai quello che potrebbe servirci per il sostentamento quotidiano per almeno 5 anni. Ciò vuol dire che bisogna pensare ad una parte del proprio patrimonio esclusivamente dedicato all’investimento e che non intacchi le nostre finanze standard. Per capire meglio, ecco alcuni esempi di situazioni in cui non conviene investire in azioni:
- Mai pensare ad un fondo pensione di emergenza come fonte di investimento in azioni
- Mai investire il denaro che serve per le tasse o le rette scolastiche
- Mai utilizzare i soldi messi da parte per le proprie vacanze
- In generale non conviene mai investire quel denaro che si sta con tanto sacrificio mettendo da parte magari per acquistare un immobile.
La diversificazione del portafoglio o Asset Allocation
Quando si parla di Asset Allocation, entrano in gioco alcuni fattori importanti come l’età di una persona e la sua propensione al rischio, nonchè gli obiettivi di investimento prefissati.
Di solito, quando si invecchia, le azioni diventano gradualmente un luogo meno appetibile per conservare i propri soldi. Quando si è giovani, invece, si ha chiaramente molto più tempo a disposizione per recuperare. Esiste un metodo equilibrato per eseguire una corretta Asset Allocation che si basa su un semplice calcolo matematico: sottrarre da 110 la propria età. Il numero che ne deriverà corrisponderà alla percentuale di quanto è possibile investire in azioni (includendo anche fondi comuni di investimento ed ETF basati su azioni).
La scelta del Broker e l’apertura del conto
Per investire in azioni, è necessario un tipo di conto particolare chiamato conto di intermediazione. Esistono società, denominate broker, che permettono proprio questo. Di solito l’apertura di un conto con un broker è un processo abbastanza rapido ed è possibile collegare il proprio conto a quello di intermediazione. Anche se apparentemente è semplice, bisogna valutare attentamente la scelta del broker, per non incappare in spiacevoli sorprese. Spesso conviene attivare un cosiddetto “conto demo” prima di aprire un conto con denaro reale.
- Tipo di account – Ovvero quello che fa più al nostro caso. È inutile scegliere un contro “speciale” se con lo “standard” riusciamo ad operare tranquillamente
- I costi e le caratteristiche – Uno degli aspetti su cui i broker incentrano la concorrenza sono i costi di intermediazione. Quindi occhio sempre a leggere tutti i possibili scenari.
- La piattaforma di trading – Un aspetto da non sottovalutare è l’efficienza, la semplicità e la velocità della piattaforma di trading. La maggior parte dei broker di borsa online ha eliminato le commissioni di trading, quindi la maggior parte (ma non tutti) si trova in condizioni di parità per quanto riguarda i costi.
- L’assistenza clienti – Questa è un’altra nota dolente. Spesso capita di aprire account con broker che non hanno la sede nel proprio Paese e questo potrebbe rappresentare un problema di comunicazione quando si ha bisogno di assistenza.
Una delle regole fondamentali: la diversificazione
Perché concentrarsi solo su un titolo e non utilizzare il metodo della diversificazione? Una buona idea è sempre avere una varietà di diversi tipi di società nel portafoglio, anche se bisogna stare attenti all’eccesso opposto. In ogni modo è sempre bene creare una “base” per il proprio portafoglio con aziende solide e consolidate.
Vediamo alcuni consigli.
- Diversificare il portafoglio è fondamentale
- Investire solo in realtà su cui ci si è precedentemente documentati
- Evitare le azioni con alta volatilità come ad esempio le Penny Stocks, almeno fino quando non si è raggiunto un grado elevato di esperienza.
- Imparare i concetti base per valutare le azioni, ovvero l’analisi fondamentale.
Warren Buffett e l’approccio di lungo termine
Uno dei più grandi investitori di tutti i tempi, denominato l’Oracolo di Omaha, è Warren Buffett. Attualmente tra i più ricchi del mondo, Warren rappresenta il simbolo dell’investimento di lungo termine per eccellenza. Ormai novantenne, il mito della finanza è ancora molto attivo negli investimenti e uno studio attento dei suoi comportamenti, ha portato molte persone ad ottenere generosi guadagni.
“Non è necessario fare cose straordinarie per ottenere risultati straordinari.”
Questo è particolarmente adatto al suo metodo, che si basa essenzialmente su una strategia di lungo termine. La sua strategia prevede l’acquisto di azioni di grandi aziende a prezzi ragionevoli e trattenerle finché le attività rimangono grandi. Certo non è semplice da farsi come a dirsi. Il motivo è semplice ed è il fatto che fino a quando l’azienda non diventa profittevole, il percorso potrà essere fatto anche di alti e bassi. Ecco perché è fondamentale la diversificazione ma anche una disponibilità di denaro dedicata a tali operazioni.