Come i podcast stanno rivoluzionando il mondo del giornalismo

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
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(Money.it) Era il 2017 quando il New York Times lanciò uno dei primissimi podcast quotidiani di notizie al mondo, The Daily. Con un po’ di ritardo oggi tutte le più importanti testate giornalistiche italiane stanno puntando sempre di più sui podcast, che molto spesso vengono affidati ai loro giornalisti di punta.

Stando ad un sondaggio Ipsos nel 2022 gli ascoltatori di podcast in Italia sono stati ben 11,1 milioni. Oggi, tra l’altro, rispetto a qualche anno fa sono quasi triplicate anche le inchieste giornalistiche pensate come contenuti fruibili esclusivamente in veste di podcast e non più in quei long form cartacei. Di tutto questo abbiamo parlato con Francesca Milano, ex social media editor de Il Sole 24 Ore e adesso Head di Chora Live, la prima podcast company italiana.

La diffusione dei podcast, una “prateria” da conquistare

“Ricordiamoci che l’Italia arriva sempre un po’ in ritardo in relazione ad alcune tendenze legate al mondo del giornalismo, della comunicazione e non solo quindi possiamo dire che siamo ancora indietro rispetto a quello che succede in America e in Gran Bretagna”. Queste le parole di Francesca Milano che, commentando l’evoluzione del mondo dei podcast in Italia, fa riferimento ad una sorta di “anno zero” che può essere identificato nell’anno del Covid, “l’anno della scoperta per i molti confinati in casa a causa della pandemia di questo nuovo formato per informarsi e per intrattenersi. C’è da dire che in Italia avvenivano già da qualche anno degli esperimenti di podcast, non erano però così diffusi e il podcasting rimaneva fenomeno di nicchia”.

“Diventa un fenomeno di massa nel 2020, una massa che può ancora crescere molto: i dati Ipsos ci fanno capire che è un fenomeno in crescita, che gli italiani apprezzano questo nuovo modo di fare informazione ma in realtà c’è ancora molto da fare. Per esempio, noi con Chora Media ci siamo accorti che la maggior parte dei nostri ascoltatori si trova nelle grandi città come Milano, Torino, Roma, Napoli, Bologna ma c’è ancora una grandissima parte del territorio italiano che non conosce i podcast. Credo che dove i podcast non vengano ascoltati non sia perché quest’ultimi non piacciono ma perché, banalmente, non sono ancora conosciuti”.

“C’è ancora una prateria da andare a conquistare” – sottolinea la Head di Chora Live – “sono convinta che sia un formato che possa funzionare per vari motivi e tra questi c’è sicuramente la facilità. Per ascoltarli basta un cellulare, un paio di cuffiette, non consumano un particolare traffico dati come i video, sono facilmente reperibili attraverso app come Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Spreaker e sono on demand. Sicuramente sono uno strumento molto facile da utilizzare anche per generazioni che non sono così tecnologiche: quello che dobbiamo fare è portare i pod


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