Come guadagnare giocando ai videogiochi

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Nella Top 10 dei giocatori di eSport professionisti che guadagnano di più al mondo stilata da Statista con eSports Earnings, al primo posto c’è Johan Sundstein, meglio conosciuto come N0tail. L’eSporter danese, due volte campione nel The International, ha vinto in carriera la bellezza di 7,18 milioni di dollari. Ma qual è il suo segreto? È quello che si domandano in tanti: come guadagnare giocando ai videogiochi? Costruirsi una professione in questo settore non è così semplice come appare a prima vista. E non passa soltanto dai tornei e dalla trasmissione del gameplay in streaming.

Come guadagnare giocando ai videogiochi

Gli eventi professionistici, ovviamente, sono la forma più dura ma redditizia. A seconda delle prestazioni del giocatore, della squadra di cui fa parte e della popolarità del videogioco, i gamer possono guadagnare tra i 15.000 e i 180.000 dollari all’anno, escluse sponsorizzazioni e bonus. Senza i premi dei tornei, si calcola che uno stipendio si aggira in un range tra i 6.000 e i 420.000 dollari. Ma è molto difficile stabilire quale sia un guadagno medio perché le variabili sono tante.

Naturalmente diventare un pro in quest’ambito è un percorso in salita: oltre all’abilità e alla passione per la competizione, occorrono una pratica quotidiana, una formazione continua e una rigida disciplina. Il giocatore professionista si distingue dagli altri per il suo mix di studio e dedizione. Entrando in un team eSports, si può arrivare a giocare almeno 8 ore al giorno. Dota 2 e Fortnite sono i giochi con i premi più alti, mentre Counter-Strike: Global Offensive (CS: GO) è quello che ha premiato più giocatori e con il maggior numero di tornei.

Le caratteristiche che contraddistinguono un professionista è che si comporta come tale e vince con continuità. Inoltre, è necessario saper essere competitivi sia online che dal vivo. La maggior parte delle partite avviene in rete, con l’evento live come punto d’arrivo. In questi casi, dovend


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