L’Agenzia delle Entrate chiarisce come funzionerà il bonus affitto a cadenza mensile
Anticipato dal decreto rilancio, il bonus affitti 2020 è stato discusso il 13 ottobre 2020, dall’Agenzia delle Entrate che ha stabilito come verrà utilizzato l’assegno mensile e come funziona, previo riconoscimento dell’agevolazione.
Tutto nasce dal quesito posto all’Amministrazione Finanziaria, da parte di una s.r.l. all’Agenzia delle Entrate, che ha chiesto l’accesso al bonus affitti per il 2020 a causa della riduzione del fatturato (non rispetto alla quantità di merce prodotta nel mese di marzo, aprile e maggio 2020, ovvero durante il lock-down), ma per una diminuzione del prezzo di mercato degli stessi prodotti.
In particolare, la società richiedente, che nel mese di marzo non possedeva i requisiti per un credito d’imposta, tenuto conto di quanto previsto dall’articolo 28 del decreto-legge n. 34/2020, ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di verificare se poteva beneficiare del bonus in aprile e maggio.
Come funziona la verifica mensile da parte dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate, una volta che ha accertato che il parere emesso in relazione a tale particolare decisione non implica né un giudizio sull’esistenza di requisiti per l’utilizzo del bonus affitti 2020, effettuerà dei calcoli per verificare la diminuzione del volume d’affari o dei corrispettivi di cui i chiarimenti contenuti nella Circolare 9/E del 13 aprile 2020.
A tal proposito, la circolare citata in interpello stabilisce che:
“Il calcolo della fatturazione e dei relativi addebiti, rispettivamente, per marzo, aprile e maggio 2019 e 2020, devono essere confrontati per verificare le riduzioni percentuali previste dall’art. 28 del Decreto Rilancio, e deve essere fatto con riferimento alle operazioni effettuate nei mesi di marzo, aprile e maggio, su fatture o certificati. “
Ciò significa che un contribuente che è interessato a ricevere il bonus, deve procedere confrontando il parametri di marzo 2019 con marzo 2020, Aprile 2019 da aprile 2020 e maggio 2019 da maggio 2020.
Inoltre, lo stesso prospetto affermava che: Le riduzioni nella fatturazione o nelle commissioni dovrebbero essere verificate mese dopo mese. Pertanto, può verificarsi una situazione, ad esempio, che il credito d’imposta sia pagabile solo per uno dei mesi elencati. Di conseguenza, ferme restando tutte le ulteriori condizioni previste dal citato art. 28 è possibile beneficiare del credito d’imposta riconosciuto come bonus affitto 2020 con riferimento alle rate mensili e in riferimento alle condizioni verificatesi con i presupposto richiesti.