(Money.it) Quando una decisione della scuola appare non corretta o adeguata, come una bocciatura, non è detto che sia definitiva e irrecuperabile. È infatti possibile fare ricorso al Tar per la scuola, chiedendo una rivalutazione della decisione considerata erronea o lesiva. Vediamo quindi come fare ricorso al Tar, chiarendo prima le premesse fondamentali a riguardo.
Cos’è il Tar e a cosa serve
Prima di addentrarsi nella guida al ricorso, è opportuno riassumere a caratteri generali cos’è il Tar e soprattutto a cosa serve per i cittadini. Il Tar, ovvero il tribunale amministrativo regionale, è per l’appunto un organo giudicante, competente riguardo alle controversie fra i privati e le Pubbliche amministrazioni.
Bisogna quindi rivolgersi al Tar per i ricorsi contro la scuola e gli enti regionali, per esempio. È importante sottolineare che trattandosi di una speciale magistratura con competenza regionale, è presente un Tar per ogni Regione italiana, con sede nel capoluogo. Ovviamente, la competenza di un tribunale piuttosto che di un altro dipende dalla sede della pubblica amministrazione contro cui si intende ricorrere.
Il compito del Tar è sostanzialmente quello di vigilare l’operato della Pubblica amministrazione, tutelando gli interessi legittimi dei cittadini. L’interesse legittimo si può identificare come il diritto dei cittadini all’equo e corretto funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Di conseguenza, anche se le controversie sono mosse da singoli privati, è l’intera collettività a beneficiare di questo controllo e delle sentenze.
Come fare ricorso al Tar per la scuola e quando
Come anticipato, il Tar ammette ricorsi contro la presunta lesione degli interessi legittimi da parte delle Pubbliche amministrazioni, come la scuola. Bisogna dunque
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