Come diventare procuratore sportivo, guida per gli aspiranti agenti Fifa

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Molti giovani appassionati di calcio sognano un giorno di diventare procuratori sportivi, attratti dai lauti guadagni e dalla possibilità di stare ogni giorno a contatto con calciatori e società.

Le regole per diventare procuratore, o agente, sportivo, sono state di recente oggetto di modifica. Dal 9 gennaio 2023, infatti, è entrato in vigore il nuovo regolamento Fifa per gli agenti di calcio (FFAR) con conseguenze anche per chi vuole svolgere questa importante professione in ambito nazionale.

Con l’adozione del nuovo regolamento Fifa per diventare procuratore, infatti, ciascuna Federazione (compresa la Figc quindi) dovrà adeguarsi alle nuove norme attuando e rispettando i regolamenti nazionali sugli agenti (c’è tempo fino al 30 settembre 2023).

A oggi, quindi, la soluzione consigliata per diventare agente sportivo prevede l’acquisizione della licenza Fifa, che consente a un procuratore di svolgere i suoi servizi in qualsiasi parte del mondo. Licenza che è rilasciata a tempo indeterminato ed è strettamente personale (e quindi non trasferibile).

Chi è e cosa fa l’agente di calcio

Secondo la definizione aggiornata, l’agente – conosciuto ai più come procuratore – è quella persona fisica autorizzata dalla Fifa a svolgere servizi per conto di un cliente allo scopo di concludere una transazione, intesa come:

  • assunzione, il tesseramento o la risoluzione di un calciatore presso una società;
  • cessione o trasferimento di un calciatore da una società all’altra;
  • variazioni contrattuali.

Il procuratore ha la possibilità di rappresentare calciatori, allenatori e club e di guadagnare sulle commissioni. Come da regola generale, infatti, l’agente viene pagato direttamente dai propri clienti per la fornitura dei propri servizi, ferma la possibilità per un club di concordare con un calciatore (o un allenatore) il pagamento a un agente della quota di servizio concordata, in conformità con l’accordo di rappresentanza e a condizione che la remunerazione annuale negoziata risulti inferiore o ugu


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