Come diventare armocromista e quanto guadagna

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Sempre più spesso negli ultimi giorni si è parlato di Armocromia, specialmente dopo che la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha rivelato di aver fatto ricorso all’Armocromia, uno strumento che consente alle consulenti di immagine di poter individuare quali sono i colori che meglio si armonizzano con l’incarnato e le caratteristiche fisionomiche di ogni persona.

In molti non hanno perdonato questa rivelazione a Schlein, accusandola di frivolezza, ma in realtà bisogna sapere che l’Armocromia da decenni non solo si trova alla base del mondo della moda, del cinema – si pensi ai colori brillanti fatti indossare a Marilyn Monroe o a Kate Middelton – ma è uno dei pilastri fondamentali nella comunicazione, specialmente nella comunicazione politica, basti pensare alle famose camicie con le maniche arrotolate di Obama, ai colori tenui e duri di Angela Merkel, alla cravatta rossa di Donald Trump, fino alle magliette verde militari di Zelensky.

Grazie alla sua versatilità all’interno del mondo politico, del marketing e della moda, l’Armocromia può rappresentare un settore ricco di opportunità lavorative, specialmente se fin da piccoli si è coltivati la passione per i colori. Ecco tutto quello che c’è da sapere su cosa fa un’armocromista, come diventarlo e quanto guadagna.

Armocromia: chi è e che cosa fa la consulente d’armocromia

Prima di tutto è importante fare una distinzione: non tutte le/i consulenti di immagini sono esperti anche di Armocromia.

L’Armocromia, o color theory, è un metodo e potente strumento che aiuterà il consulente a individuare quali sono i colori più adatti a ogni persona in base ad alcune caratteristiche fisionomiche, riuscendo ad armonizzare l’intera figura. Il o la consulente di Armocromia applica diverse tecniche per eseguire l’analisi dei colori, ma la tecnica più popolare è l’Armocromia Stagionale che individua 4 macrogruppi cromatici – che a loro volta si suddividono in sottogruppi specifici. Il consulente quindi valuterà:

  • il sottotono della pelle, valutandone la “temperatura” calda o fredda, individuando se all’incarnato del cliente stiano meglio colori caldi o freddi (oro o argento);
  • il valore, chiaro, medio o scuro;
  • il contrasto, il mix di pelle, occhi e capelli;
  • l’intensità, nonché brillantezza, cioè forte o attenuata.

Dopo aver valutato questi elementi il consulente potrà individuare qual è il macrogruppo o stagione cromatica a cui il/la cliente appartiene e quale sia il sottogruppo e quindi la caratteristica dominante. I quattro gruppi (o palette) sono:

  • primavera, caratterizzata da colori caldi

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