(Money.it) Aprire un’impresa di pulizie vuol dire avviare un’attività molto utile, forse indispensabile, per aziende, negozi e condomini. La pulizia e la disinfezione degli spazi interni è spesso richiesta e l’apertura di una impresa di pulizie può essere un ottimo investimento per chi vuole mettersi in proprio.
Per poter aprire un’impresa di pulizie, però, ci sono dei requisiti che devono essere soddisfatti e in particolare ci sono degli obblighi burocratici da adempiere.
Ecco come fare e quanto costa aprire un’impresa di pulizie.
Come aprire un’impresa di pulizie: tutti i requisiti
Prima di tutto bisogna distinguere due tipologie di imprese di pulizie: quelle che si occupano della pulizia ordinaria e quelle che, invece, sono specializzate nella pulizia straordinaria.
La pulizia ordinaria è quella che avviene ogni settimana od ogni giorno in modo ripetitivo. SI tratta di una tipologia di pulizia eseguita in modo regolare per mantenere il luogo pulito.
Per questo tipo di attività la legge prevede alcuni requisiti:
- requisiti morali:
- non essere stati condannati per i reati
- elencati nell’art. 2 della legge n. 82/1994;
- non sia stata svolta o non sia in corso una procedura fallimentare;
- non essere sottoposti a misure di prevenzione antimafia;
- requisiti economico-finanziari:
- la ditta deve effettuare regolare iscrizione all’Inps e all’Inail per tutti gli addetti, compreso il titolare e i familiari e i soci prestatori d’opera;
- non devono esserci protesti cambi
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