Come aprire un bar in pochi e semplici passi: cosa serve sapere e quanto costa

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Come aprire un bar, quali sono i requisiti e le procedure da seguire? Ecco una guida completa per evitare di sbagliare. Aprire un bar potrebbe essere un’ottima idea per chi vuole mettersi in proprio, ma per farlo bisogna seguire delle regole e ottenere dei permessi.

Per aprire un bar sicuramente dovrai aprire una patita Iva e iscriverti al registro delle Imprese, presentare la Scia Commerciale, seguire il corso per la somministrazione e la vendita degli alcolici e il conseguimento dell’attestato HACCP. Infine, sarà necessario anche il nulla osta dell’Asl.

Ecco come aprire un ristorante e quali sono i passaggi fondamentali da seguire e rispettare.

Come aprire un bar in semplici passi: il contesto di riferimento

In base alle norme di legge vigenti, i bar sono definiti “locali di vendita per il consumo sul posto”. Vero è che da alcuni anni sono state abolite le licenze che regolamentavano la libera concorrenza. Ne consegue che oggigiorno i Comuni non possono più scegliere il numero di bar e ristoranti che possono essere aperti sul territorio locale, tranne alcune eccezioni inerenti in linea generale i centri storici delle maggiori città d’arte.

Anticipiamo che le regole di cui alla legge su cosa serve per aprire un bar attengono alla struttura e alla posizione del locale (destinazione d’uso, metri quadri, rispetto di alcune caratteristiche urbanistiche ed edilizie) e al possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Vero è che se una persona si domanda come aprire un bar, dovrà valutare in quale posizione avviare la propria attività: meglio in centro o in periferia? Non c’è una risposta giusta e valida a priori: ambo le soluzioni possono andare bene, a patto che il bar sia funzionale rispetto ai bisogni della clientela.

Colui che intende aprire un bar dovrà altresì valutare fattori come il tipo di arredamento, in quanto la scelta di un particolare colore o di uno specifico stile avrà riflessi sulla tipologia di clientela che tendenzialmente entrerà all’interno dei locali per fruire dei relativi servizi. Ovviamente alla cura dei dettagli, l’ordine e la pulizia avranno un rilievo non secondario nel determinare il successo dell’attività imprenditoriale in questione.

Se ci si chiede come aprire un bar e quali passi compiere, non si può non menzionare la necessità di stilare un accurato business plan. Insomma, prima d’iniziare occorre prendere carta e penna e fare i conti con estrema attenzione. Fondamentale è avere un’idea dettagliata dei costi da mettere in gioco, dei finanziamenti che eventualmente sono da ottenersi all’inizio.

Altri fattori che non possono non essere considerati attengono:

  • al numero di persone che andranno a comporre il personale del bar;
  • al budget iniziale;
  • ai costi dei fornitori, del commercialista e della tasse.

Ma sull’argomento costi torneremo più avanti.

Come aprire un bar: la normativa di riferimento

In effetti la scelta di aprire un bar comporta di rispettare poi un iter specifico, di cui si trova traccia nella legge n. 287 del 1991


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