La rivista Cybersecurity 360 ha compilato un elenco dei migliori schemi utilizzati dai truffatori per ottenere fiducia e denaro dalle loro vittime. D’altronde la natura virtuale ed anonima delle valute digitali li ha resi molto attraenti per i criminali, che potrebbero utilizzarli per riciclaggio di denaro sporco e altre attività illegali ma anche per far soldi con truffe costruite ad hoc.
Chi non seguirebbe l’esempio di Elon Musk
Il più celebre è lo sfruttamento di un personaggio famoso, come dimostra il caso del profilo fake di Elon Musk, il creatore di Tesla, da tempo difensore dei crypto asset utilizzati per persuadere gli investitori
Si prosegue poi con all’utilizzo dei video falsi ma davvero intelligenti, in cui agli spettatori di Meets è stato chiesto di donare fondi a un ospedale pediatrico, promettendo un proprio doppio contributo. Va da sé che i soldi non sono mai arrivati a queste strutture, e i relativi profili social sono stati subito cancellati.
Utilizzo dei Social per le truffe
Piattaforme come Facebook o Twitter sono i canali preferiti per “agganciare” potenziali vittime, come la truffa da almeno 3 milioni di dollari che lancia su Twitter la criptovaluta “Squid” legata alla popolare serie televisiva coreana “Squid Game” e che teoricamente consentirebbe agli acquirenti di giocare ai giochi online per aumentare i loro guadagni o scambiare la risorsa con altre criptovalute o contanti. Ma ci sono anche truffe di app di appuntamenti che chiedono alle anime gemelle di inviare denaro sotto forma di criptovalute per una sorta di necessità del “partner digitale”.
Come possiamo vedere, questa è una situazione colorita in cui qualsiasi investitore di criptovalute dovrebbe stare alla larga da offerte grammaticalmente “errate” (questo potrebbe indicare che si tratta di interlocutori situati in terre lontane) che promettono miracolose “moltiplicazioni” delle somme investite e che sono contrattualmente obbligati a tenere le criptovalute nel proprio portafoglio senza poterle vendere, che utilizzano conoscenti e conoscenti troppo pigri e che utilizzano forme di manipolazione psicologica come il ricatto o l’estorsione.