Come abbassare la rendita catastale

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) La rendita catastale è il reddito che l’Agenzia delle entrate attribuisce ai beni immobili, terreni e fabbricati. In base alla rendita catastale sono calcolate alcune imposte ad esempio l’Imu, ma anche l’Irpef e la Tari. Più è elevata la rendita catastale, maggiore è l’importo dovuto e naturalmente questo può determinare malumori nei contribuenti.

La rendita catastale deve essere distinta dal valore catastale, quest’ultimo rappresenta il valore patrimoniale del bene ed è calcolato moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per il coefficiente assegnato dal Fisco a ciascuna categoria di unità immobiliari. Ad esempio, il coefficiente assegnato a un immobile considerato “prima casa” è 110.

Naturalmente chi ha un immobile con una rendita catastale particolarmente elevata si ritrova a dover pagare imposte anche piuttosto alte, proprio per questo sono in molti a chiedersi se è possibile ridurla e soprattutto come abbassare la rendita catastale.

La risposta può sorprendere, ma è positiva e vedremo ora in quali casi è possibile abbassare la rendita catastale e a chi rivolgersi per ottenere tale risultato.

Come viene determinata la rendita catastale?

Quando si vuole proporre domanda per abbassare la rendita catastale è bene rivolgersi a un tecnico professionista in quanto per determinare tale valore sono applicati diversi parametri che qui elencheremo in modo sommario.
In primo luogo deve essere tenuta in considerazione la consistenza dell’immobile e la categoria catastale dell’immobile.
Le categorie catastali sono diverse, per le abitazioni vi sono:

  • A/1 per abitazioni di tipo signorile
  • A/2 abitazione di tipo civile;
  • A/3 abitazione di tipo economico;
  • A/4 abitazione di tipo popolare;
  • A/5 abitazione di tipo ultra-popolare;
  • A/6 abitazione di tipo rurale;
  • A/7 villini;
  • A/8 ville;
  • A/9 castelli, palazzi di eminente prestigio;
  • A/10 studi e uffici privati;
  • A/11 abitazioni e alloggi tipici dei luoghi.

Contribuisce a determinare la rendita catastale anche l’ubicazione dell’immobile, ad esempio zona agricola o residenziale, per le varie zone sono previste dall’Agenzia delle entrate tariffe d’estimo.
Ora che abbiamo sommariamente capito da cosa è determinata la rendita catastale, proviamo a vedere in quali


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