Codice destinatario SdI: cos’è e come funziona

Di Redazione FinanzaNews24 5 minuti di lettura
Economia

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Nell’emissione e ricezione delle fatture elettroniche è essenziale conoscere sempre il codice destinatario SdI. L’acronimo sta per Sistema di Interscambio, ovvero il sistema informatico che agevola l’invio e l’accettazione delle fatture. A volte si usa l’espressione codice univoco, ma nella sostanza si tratta sempre dello stesso strumento. Ecco tutto quelle c’è da sapere per non farsi trovare impreparati in materia, specie i professionisti e le Partite IVA che con l’introduzione dell’INAD (ad esclusione del regime forfettario) hanno l’obbligo di PEC.

Codice destinatario SdI: cos’è e come funziona

Introdotto con la fatturazione elettronica, il codice destinatario è un indirizzo digitale al quale viene mandata la fattura. È un elemento fondamentale per il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, che dovendo gestire il flusso delle fatture le ricevere in formato XML, le controlla per verificare che i dati siano corretti e a seconda dei casi le accetta oppure le rifiuta. Per capire a chi consegnare il documento, il Sistema guarda la Partita IVA o il codice fiscale, decifra da queste informazioni chi è il destinatario e tramite il codice destinatario capisce dove consegnare la fattura.

Il codice destinatario SdI non è altro che una sorta di numero identificativo del privato o dell’impresa per la ricezione e l’emissione delle fatture elettroniche. Grazie a questo codice, è possibile individuare in maniera inequivocabile il soggetto che ottiene e rilascia la fattura. Quando la fattura viene accettata dal Sistema di Interscambio, vuole dire che è ufficialmente valida ai fini fiscali. Ci sono tre tipi di codice che indicano allo SdI dove consegnare la fattura:

  • sul programma di fatturazione;
  • sulla PEC;
  • alla voce Fatture e Corrispettivi sul cassetto fiscale nel sito dell’Agenzia delle Entrate.

Composto da sette caratteri (numeri e lettere), il codice destinatario è legato nella maggior parte dei casi ad un programma di fatturazione o servizio web accreditato presso l’Agenzia delle Entrate, ovvero i provider che hanno nei loro piani di offerta il servizio di fatturazione elettronica e di PEC. Ogni software house è associata ad uno specifico codice destinatario che privati e imprese possono usare per la ricezione e l’emissione delle fatture online. Per citare alcuni tra i più diffusi nelle centinaia di fornitori, provider e non:

  • Aruba: KRRH6B9
  • Banca Ifis: 3000002, 4000002 e 4000003
  • Cloud Finance: 6JXPS2J
  • Coldiretti: 5W4A8J1 e 5YOORSD
  • Confartigianato: B66HAMY
  • Danea Easyfatt: M5UXCR1
  • Edigest: UNI0W8G
  • Fatture in Cloud e TeamSystem: M5UXCR1
  • InfoCamere: 66OZKW1
  • InfoCert: XL13LG4
  • Intesa Sanpaolo: RWB54P8
  • Irideos: MZO2A0U
  • Libero SiFattura: 10ZKECO
  • Must Web: P4IUPYH
  • Namirial: T04ZHR3
  • Olivetti: O8L2VB7
  • Register: PZIJH2V
  • Softa: 04CC85E

Per comunicare il codice destinatario alle Entrare, bisogna accedere al sistema di fatturazione elettronica e nell’area Fatture e Corrispettivi selezionare la voce Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche: nel campo apposito, si può inserire lo SdI. Nel caso della Pubblica Amministrazione, ossia quando le transazioni elettroniche sono B2G (Business-to-Government), il codice destinatario è detto anche CUU (Codice Univoco Ufficio) o codice iPA e ha sei cifre invece di sette.

Quando al posto del codice destinatario si mette l’indirizzo PEC, la fattura viene mandata direttamente sulla Posta Elettronica Certificata. Se invece non si conosce il codice, nella compilazione della fattura si può lasciare questo campo in bianco oppure inserire 0000000 come riferimento: in tal caso, la fattura diventa “passiva” ma viene automaticamente consegnata sul cassetto fiscale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate. Ovviamente quando si cambia il servizio web o il programma di fatturazione, cambia pure il codice destinatario e occorre ricordare di comunicare l’aggiornamento ai propri clienti o fornitori.

Ma il codice destinatario SdI dove lo trovo?

Naturalmente il codice destinatario viene assegnato di default quando l’utente acquista lo strumento


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