(Money.it) Il cloud ibrido è un facilitatore per la trasformazione digitale delle imprese, in quanto consente di gestire in modo efficace i servizi che possono essere trasferiti in cloud e quelli che devono rimanere in azienda: il cloud ibrido aperto ne è l’espressione più innovativa, perché unifica e semplifica flussi e processi, abbatte le barriere che ostacolano la digitalizzazione delle imprese.
Oggi, infatti, una delle principali necessità delle imprese è di ridurre la complessità dell’IT e il cloud ibrido aperto può soddisfare questo bisogno, permettendo alle aziende di fornire servizi in modo più rapido, sviluppare e gestire applicazioni ovunque, essere reattive ai cambiamenti tecnologici, avere un maggior controllo dei processi e trasferire i dati negli ambienti più idonei.
Può anche contribuire a evitare quello che viene chiamato «vendor lock-in», che altro non né che un rimanere imbrigliati in scelte tecnologiche fatte in passato con un singolo fornitore.
Per liberare le imprese da ogni onere di gestione IT, Aruba come cloud provider e Red Hat come creatore di soluzioni open source oggi propongono una piattaforma di cloud ibrido aperto, fatta dai Managed Services di Aruba Enterprise e dal software Red Hat OpenShift.
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