(BorsaeFinanza.it) Poco amato dai tifosi e dalla critica, Claudio Lotito è da anni ai vertici del calcio italiano con la sua Lazio, una squadra costruita scegliendo con intelligenza dirigenti, allenatori e giocatori e soprattutto tenendo i bilanci in ordine. Come Aurelio De Laurentiis, il Presidente dei biancocelesti è spesso e volentieri inviso agli ultras perché spende molto meno degli altri e pensa a tenere sane le casse del club. Ma chi è l’imprenditore romano patron delle Aquile che è riuscito a stabilizzare una situazione economica disastrosa e a riportare i capitolini ai vertici della Serie A?
Chi è Claudio Lotito: la biografia
Classe 1957, Lotito è nato a Roma e cresciuto a Ciampino. La vita di provincia lo porta alla maturità classica ad Albano Laziale, ai primi calci al pallone (da portiere) in una squadra di Amatrice (il paese d’origine di sua madre) e alla laurea in Pedagogia alla Sapienza. Lotito agli inizi non è un uomo d’affari: da giovane fa il giornalista a Il Tempo, quotidiano conservatore del Gruppo Angelucci.
Sposato con Cristina Mezzaroma, la figlia di Gianni (il figlio di Amerigo e anche papà di Marco, marito dell’ex ministra Mara Carfagna), Lotito suscita grande scandalo in famiglia quando rileva la Lazio nel 2004: quella dei Mezzaroma è una stirpe di giallorossi. In realtà, Roberto Mezzaroma (il fratello di Gianni e Pietro, zio di Cristina) partecipa all’impresa tenendo il 14% della società prima di cederlo allo stesso Lotito.
Da dove viene il suo patrimonio
Le ricchezze di Lotito arrivano da due imprese di pulizie (la Lazio Sud S.N.A.M. e la Linda S.r.l., in cui è presente con il 50% del capitale), una società di servizi (la Bona Dea S.r.l. che si occupa di ristorazione e mense), una di catering (la Omnia Ricevimenti), una di installazione e manutenzione di impianti elettrici (la Gasoltermica Laurentina S.p.a.) e un’agenzia di vigilanza privata, la Union Security.
I clienti di queste attività sono in gran parte nella pubblica amministrazione: la Consip (la società in-house del MEF che gestisce le risorse pubbliche e gli acquisti del sistema pubblico), la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma, le ASL e gli ospedali. Ma negli affari Lotito spazia in settori differenti: è anche socio di due immobiliari, la Immobiliare 03 e la Immobiliare Appia.
Giornalista prima che imprenditore
Iscritto all’elenco dei giornalisti pubblicisti dell’Ordine del Lazio dal 26 luglio 2004, Lotito scrive per Il Tempo prima di lasciare la professione e diventare un businessman. Da numero uno biancoceleste, tuttavia, le sue scelte sulla libertà d’informazione hanno fatto discutere, come quando vieta alcuni accessi alle conferenze stampa del club e le domande scomode di colleghi sgraditi.
Dal 2020 il responsabile della comunicazione della Lazio e portavoce del Presidente è Roberto Rao, già deputato con il Terzo Polo nella XVI Legislatura, capogruppo in Commissione giustizia e in Commissione di Vigilanza Rai e portavoce dell’ex Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Il giornalista, esperto di comunicazione strategica e grande tifoso laziale, ha sostituito Arturo Diaconale, scomparso all’età di 75 anni.
Affari, politica e fondi d’investimento
I vertici del calcio italiano, su tutti la Lega di Lorenzo Casini e Luigi De Siervo, guardano con forte interesse ai fondi d’investimento per la parte commerciale della Serie A, ma Claudio Lotito si oppone, almeno per adesso. Il patron della Lazio è forte della sua posizione politica: dopo la prima fallimentare candidatura con Forza Italia alle elezioni del 2018, viene eletto al Senato nel collegio uninominale Molise – 01 alle politiche del 2022, sempre con il partito di Silvio Berlusconi.
Vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato, Lotito riesce a far passare la norma Salva-calcio con un emendamento alla Legge di Bilancio 2023 e punta a far allungare di due anni (dal triennio 2021-2024) la durata del contratto con DAZN e Sky per i diritti televisivi della Serie A. Il senatore forzista è pure primo firmatario di un emendamento al decreto PNRR per lo stanziamento di 14 milioni di euro per il completamento in tre anni dei lavori di costruzione della diga di Ripaspaccata a Montaquila, comune molisano in provincia di Isernia.
Da quanto tempo gravita nel calcio
Lotito compra la Lazio nel luglio del 2004 per 21 milioni di euro. Una cifra esigua per un club che nella sua
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