(BorsaeFinanza.it)
Alla luce delle disposizioni comunitarie contenute nella cosiddetta Direttiva “Case Green”, approvata dal Parlamento europeo per ridurre i consumi e le emissioni di gas serra ed avere nuovi edifici a impatto zero dal 2028, migliorare la classe energetica della propria casa diventa fondamentale. Non soltanto per determinare la performance dell’immobile, ma anche per stabilire il suo valore sul mercato. Scopriamo a cosa serve questa etichetta, quali sono le caratteristiche che bisogna rispettare e chi la rilascia l’APE, il fatidico attestato di prestazione energetica.
Classe energetica casa: a cosa serve
Come per gli elettrodomestici, la classe energetica di una casa è un insieme di dati che, sulla base di parametri funzionali e strutturali, consente di capire quali sono i consumi energetici di un’abitazione e il suo impatto sull’ambiente, dove e come è possibile migliorare. Il documento che descrive le prestazioni e le caratteristiche energetiche di un edificio e ne definisce la classe di prestazione energetica si chiama APE, acronimo di attestato di prestazione energetica, e non va confuso con l’AQE, l’attestato di qualificazione energetica che viene rilasciato da un tecnico coinvolto nei lavori, va consegnato al comune e non prevede l’assegnazione di una classe.
L’APE indica a un potenziale acquirente o affittuario della casa quanto è efficiente l’abitazione dal punto di vista energetico. La comunicazione è chiara e trasparente perché l’immobile è classificato su una scala alfabetica con dieci indicatori che vanno da G (la classe più bassa) ad A4 (la classe più alta). Ogni classe presenta specifiche caratteristiche. La prestazione energetica è espressa attraverso l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile (EPgl,nren, chiamato anche IPE) che indica il fabbisogno annuale di energia primaria non rinnovabile relativa a tutti i servizi erogati dai sistemi tecnici presenti nell’abitazione.
L’EPgl,nren comprende:
- la climatizzazione estiva (EPc,nren);
- la climatizzazione invernale (EPh,nren);
- la produzione di acqua calda sanitaria (EPw,nren);
- la ventilazione (EPv,nren).
Con l’EPgl,nren si determina la classe energetica dell’edificio in una scala in dieci classi. Più è bassa la lettera, maggiore è il consumo energetico dell’immobile. I valori esprimo i voti da 1 a 10 come in una pagella scolastica.
- classe energetica G;
- classe energetica F;
- classe energetica E;
- classe energetica D;
- classe energetica C;
- classe energetica B;
- classe energetica A (A4, A3, A2, A1).
Da A a G: le classi energetiche degli edifici
Classe energetica casa: chi la rilascia
La certificazione energetica è obbligatoria dal 2005. L’APE è d’obbligo per le case nuove e per quelle esistenti in caso di vendita, affitto o lavori di ristrutturazione, deve essere dichiarata negli annunci immobiliari e ha un validità di 10 anni.
A redigere l’attestato è un tecnico abilitato terzo e indipendente, ovvero che non deve essere stato coinvolto nei lavori di progettazione, costruzione o ristrutturazione della casa. Può essere un architetto, un ingegnere, un geometra, un chimico, un perito industriale o agrotecnico, necessariamente iscritto all’ordine professionale d’appartenenza. Il soggetto accreditato, definito certificatore energetico, raccoglie la documentazione (visura catastale, planimetria, libretti d’impianto), effettua un sopralluogo all’immobile, compie un’analisi tecnica tramite software e fornisce la descrizione accurata delle caratteristiche energetiche dell’ed
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