(Money.it) Cina-Usa: prove di normalizzazione delle relazioni tra le due potenze mondiali nel pieno di uno dei periodi peggiori che sta facendo crescere la tensione a livello globale.
La visita a Pechino di Yellen, segretario al Tesoro e per la prima volta in terra cinese sotto l’amministrazione Biden, segue il viaggio del Segretario di Stato americano Antony Blinken il mese scorso, quando l’atmosfera era già infuocata.
Yellen, un ex capo della Federal Reserve statunitense, ha generalmente sottolineato l’importanza economica nei rapporti tra i due Stati. La Cina continentale è il secondo maggior detentore di titoli del Tesoro Usa, dopo il Giappone. Inoltre, lo scorso anno il commercio bidirezionale ha raggiunto la cifra record di 690 miliardi di dollari, poiché la domanda statunitense di beni di consumo cinesi è aumentata e la domanda di Pechino di prodotti agricoli ed energia statunitensi è cresciuta.
Venerdì 7 luglio, Yellen ha quindi affermato che gli Stati Uniti “non cercano” di separare la propria economia da quella cinese e che “una sana concorrenza economica” avvantaggia entrambe le parti.
Tuttavia, la guerra commerciale tra le due potenze è in corso e sulle questioni innovazione tecnologica e sicurezza nazionale gli attriti sono incandescenti. La visita di Yellen in Cina è davvero una prova di pace o aumenterà le distanze tra le due nazioni? Cosa è successo a Pechino finora.
Cina-Usa: distanti, ma vicini. Il nodo sicurezza
Janet Yellen ha affermato che gli Stati Uniti e la Cina non dovrebbero lasciare che le controversie sulla sicurezza nazionale danneggino le relazioni economiche, sottolineando che i due Paesi hanno il dovere nei confronti del mondo di mostrare la leadership necessaria per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico.
Toni concilianti, quindi,
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