L’amministrazione generale delle dogane della Cina ha annunciato che le importazioni e le esportazioni cinesi di merci hanno totalizzato 18,07 trilioni di yuan nei primi sei mesi del 2021, il 27,1% in più rispetto all’anno precedente. I dati diffusi hanno inoltre evidenziato che il dato è aumentato rafforzando ulteriormente la crescita del commercio estero.
La direzione generale della dogana cinese, Li Kuiwen, ha dichiarato che nella prima metà del 2021 il volume delle importazioni e delle esportazioni cinesi ha registrato un aumento del 22,8% rispetto al 2019. Dal punto di vista dei partner commerciali, nel periodo analizzato, l’import-export con i paesi dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN) si è posizionato al primo posto con un valore di 2,66 trilioni di yuan e una crescita annua del 27,8%. Il secondo e il terzo posto occupati dall’Unione Europea (UE) e dagli Stati Uniti, il loro valore ammonta rispettivamente a 2,52 trilioni di yuan e 2,21 trilioni di yuan e la crescita annua era del 26,7% e del 34, 6%. Al quarto posto il Giappone, con il quale la Cina ha importato ed esportato beni per un valore di 1,18 trilioni di yuan, il 14,5% in più rispetto al primo trimestre del 2020. Allo stesso tempo, le esportazioni di import con i Paesi che si aggiungono al progetto New Silk Road sono aumentate di 27,5 e con i paesi che hanno aderito alla Comprehensive Regional Economic Association (RCEP), del 22,7%.
In termini di esportazioni, nei primi sei mesi del 2021 le vendite estere di prodotti meccatronici sono state pari a 5,83 trilioni di yuan, il 29,5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ovvero il 59,2% del valore totale delle esportazioni. Tra questi, le esportazioni di apparecchiature per l’elaborazione automatica dei dati, telefoni cellulari e automobili sono aumentate rispettivamente del 17%, 23,3% e 101,4%. Nello stesso periodo, anche le esportazioni di forniture mediche e farmaceutiche sono aumentate del 93,6%.
Per quanto riguarda le importazioni, tra i beni più acquistati dalla Cina, in primis, il minerale ferro per un valore di 561 milioni di tonnellate, il 2,6% in più rispetto allo scorso anno, e il gas naturale a 59.819 milioni di tonnellate, con un incremento del 23,8%. Tra gli altri prodotti di base figurano 48.895 milioni di tonnellate di soia (l’8,7% in più rispetto all’anno precedente), il mais a 15,302 milioni di tonnellate (con un incremento del 318,5%) e il grano a 5,368 milioni di tonnellate( con un incremento del 60,1%). Il greggio è stato tra le importazioni in calo nella prima metà del 2021, a 261 milioni, con un calo del 3%.
Li ha affermato che l’economia nazionale si sta stabilizzando sostenendo la crescita costante e stabile del commercio estero. Per Lee, dato che l’import-export è già tornato a crescere nella seconda metà del 2020, il tasso di crescita dell’import-export dovrebbe rallentare nei prossimi sei mesi, anche se continuerà a crescere rapidamente.