Un triste primato quello della Cina in tema di inquinamento e di clima che viene battuto anno dopo anno nonostante che Pechino racconti di aver iniziato protocolli che la porterebbero ad avere emissioni zero entro il 2060
I dati sono ben diversi, la Cina continua ad essere lo stato che produce maggiori emissioni di C02 al mondo. La cina avvelenail nostro Pianeta. I dati sottolineano che in realtà sottolinea altro e ha numeri impressionanti pensato che la Cina produce più anidride carbonica nell’atmosfera di USA, India, Russa e Giappone. Un’altra aziende che fornisce un termine di paragone é la SINOPEC, colosso petrolchimico, che inquina più dell’intero Canada, paese che occupa il poco invidiabile 11esimo posto dei Paesi più inquinanti al mondo. Uno scenario critico che si evince anche dal documento allarmante diffuso dall’ Organizzazione Mondiale della Meteorologia da cui si comprende che é stato ritoccato il primario delle emissioni di gas terra per i 2020 e ritoccato anche per il 2021. Le temperature salgono molto rispetto a quanto stabilito dagli accordi di Parigi e la concentrazione di CO2 nell’atmosfera e nei nostri mari possono avere effetti devastanti. Nel 2020 neanche le limitazioni generate dal covid 19 hanno potuto migliorare la condizione del nostro ambiente ormai a rischio se non si prendono i corretti provvedimenti.
Dal G20 si evince che la Pechino ha assunto, come “obiettivo vincolante”, il taglio dell’intensità del carbonio (il dato che misura la quantità di emissioni di gas a effetto serra per unità di PIL), del 18% dal 2020 al 2025. Tale impegno, preso nel Piano quinquennale per l’economia e lo sviluppo sociale, è stato ribadito dal governo a pochi giorni dall’inizio della Cop26.
Oltre a ribadire gli impegni presi lo scorso anno – raggiungere il picco delle emissioni prima del 2030, la neutralità carbonica prima del 2060, e diminuire l’intensità carbonica del 65 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 200 – Pechino ha rivendicato i “significativi” risultati degli ultimi anni. A partire proprio dall’intensità carbonica: nel 2020 è diminuita del 18,8% rispetto al 2015 e del 48,4% sul 2005.