AGI – La Cig resterà gratuita per le imprese anche dopo il 1 luglio in cambio dell’impegno a non licenziare alcun dipendente. questo il punto di caduta del confronto all’interno della maggioranza, dopo le polemiche scoppiate in questi giorni sull’ipotesi di proroga del divieto di licenziamenti, con le tensioni tra Confindustria e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che continuano a crescere.
“La mediazione ha retto, l’intervento che abbiamo previsto è in linea con tutti gli altri paesi Ue“, ha spiegato il premier Mario Draghi nella conferennza stampa al termine del Consiglio Ue. Prosegue il presidente del Consiglio: “Garantiamo la Cig anche dopo il primo luglio in cambio dell’impegno a licenziare. Un’azienda che non vuole chiedere la cig è libera di licenziare, ma c’è un incentivo a non farlo. Il provvedimento è un passo avanti”.
Fino al 30 giugno, dunque, resta la cassa integrazione covid gratuita e il divieto di licenziamento totale per tutte le aziende, sia quelle che usano Cig sia quelle che non la usano. In assenza di un intervento del governo – fanno notare le stesse fonti – l’industria e l’edilizia sarebbero tornate alla normalità dal 1 luglio: da una parte, avrebbero avuto la facoltà di licenziare, ma dall’altra sarebbero state costrette a ricorrere alla cig ordinaria che ha un costo di funzionamento del 9%-15% della retribuzione.
L’intervento previsto dal governo – in linea con tutti gli altri Paesi europei che da sempre hanno preso questa strada – è di garantire la Cig gratuita anche dopo il 1 luglio (le aziende non avrebbero possibilità di scelta tra usare Cig a pagamento o gratuita, ovvero se azienda prende cig deve prenderla gratuita) in cambio appunto dell’impegno a non licenziare nessun dipendente.
Diversamente da ora, quindi, dopo il 1 luglio non ci sarebbe più il divieto assoluto di licenziamento perché un’azienda che non voglia chiedere la Cig sarà ibera di licenziare. Le aziende però avre
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