Cibi che contengono manganese e che fanno bene alla nostra salute

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Il manganese è un elemento chimico, designato nella tavola periodica dal simbolo Mn e dal numero atomico 25. È un metallo grigio-argento duro, denso, fragile che si ossida facilmente all’aria e si ricopre di un rivestimento scuro.

Ma è anche un sale minerale essenziale per molti processi nel corpo. In particolare contribuisce al funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario ed è un attivatore di molti enzimi coinvolti nel metabolismo delle proteine. Il corpo immagazzina depositi di manganese, in particolare in alcuni organi come fegato, ossa, pancreas e reni. Tuttavia, la fonte principale di questo minerale importante per la salute è il cibo.

È anche incluso in molti integratori multivitaminici, anche in varie forme come il solfato di manganese.

Si trova in discrete quantità negli alimenti di origine vegetale, mentre è scarsa negli alimenti di origine animale. È presente nell’organismo umano da 12 a 20 mg, e il fabbisogno giornaliero va da 1 a 3 mg.

Sia la carenza che l’eccesso di manganese possono causare vari sintomi, ma si tratta di casi piuttosto rari

Assorbito nell’intestino tenue, dopo l’assimilazione, parte del manganese rimane libera, ma la maggior parte si lega alla transferrina, all’albumina e all’alfa-2-macroglobulina plasmatica per entrare nel flusso sanguigno.

Il corpo umano contiene circa 12-20 mg di manganese, di cui il 25-40% si trova nelle ossa, ma è presente anche in altri organi come fegato, pancreas, reni e cervello.

L’organismo mantiene concentrazioni stabili di manganese nei tessuti grazie ad un complesso sistema di regolazione dell’assorbimento/escrezione, in cui circa il 90% viene eliminato nella bile con le feci. Solo una piccola quantità viene riassorbita e molto poco viene escreta nelle urine.

A cosa serve il manganese?

Svolge diverse funzioni organiche. È coinvolta nell’azione di molti enzimi e quindi funge da catalizzatore di molti importanti processi metabolici e inoltre protegge l’organismo dai radicali liberi, sostanze coinvolte nello stress ossidativo e nell’invecchiamento cellulare.

Si trova principalmente nel fegato, nelle ossa, nel pancreas e nei reni, contribuendo alla funzionalità epatica e renale, alla fissazione del calcio nel tessuto osseo, al metabolismo del ferro e all’utilizzo delle vitamine.

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