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lug 21, 2020, 2: 02 pm EDT | 1 min di lettura NASA È probabile che tu abbia creato una semplice capsula del tempo ad un certo punto durante la scuola, e mi è piaciuto sfogliarlo quando l’hai aperto in seguito. Ora la NASA sta installando una capsula del tempo sulla sua navicella spaziale Lucy destinata ai futuri umani, il cui lancio è previsto per ottobre. Lucy non è la prima navicella spaziale in stile capsula temporale che gli umani hanno inviato nello spazio. Ma mentre le sonde Pioneer e Voyager sono state progettate per qualunque cosa, o chiunque, sia in agguato nello spazio interstellare, Lucy rimarrà nel nostro sistema solare e (si spera) verrà recuperata dai futuri umani. La NASA ha lavorato con una varietà di individui per curare il contenuto della capsula, che assume la forma di una placca. Contiene parole di premi Nobel, poeti e musicisti insieme a una rappresentazione della configurazione del nostro sistema solare a ottobre 14, —la data prevista per il lancio di Lucy. La placca di Lucy, più dettagliata nel video qui sotto, include alcune citazioni davvero fantastiche di personaggi importanti come Carl Sagan, Martin Luther King Jr. , Albert Einstein, Kazuo Ishiguro, Juan Felipe Herrera, Charles Simic, Billy Collins, Rita Dove, Amanda Gorman, Orhan Pamuk, Joy Harjo, Brian May (della band Queen) e tutti e quattro i Beatles. Ogni citazione tocca argomenti centrali per l’esperienza umana come l’amore, la speranza, la memoria culturale, i cieli e l’eternità.
Una volta lanciata, la navicella spaziale Lucy rimarrà in un’orbita stabile viaggiando tra la Terra e gli asteroidi troiani vicino a Giove per centinaia di migliaia di anni, se non milioni.
La citazione di Charles Simic, poeta serbo americano e vincitore del Premio Pulitzer, recita: “Ti scrivo da un mondo che farai fatica a immaginare, a un mondo che non riesco a immaginare, non importa quanto mi sforzi. Hai ancora uccelli che ti svegliano al mattino con il loro canto e amanti che guardano le stelle cercando di leggere in loro il destino del loro amore? Se lo fai, ci riconosceremo.” Anche la scrittrice e giornalista scientifica americana Dava Sobel ha scritto: “Noi, le persone curiose della Terra, abbiamo inviato questa navicella spaziale robotica per esplorare i piccoli corpi incontaminati che orbitano vicino al pianeta più grande del nostro sistema solare. Abbiamo cercato di rintracciare le nostre origini fin dove le prove lo consentivano. Anche se abbiamo guardato al passato antico, abbiamo pensato al giorno in cui potresti recuperare questa reliquia della nostra scienza”. Si spera che i futuri astronomi-archeologi recuperino la capsula, condividano questo piccolo pezzo della nostra storia con la loro civiltà e ci ricordino con affetto. 2020 via Gizmodo