Il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha lanciato un messaggio di speranza durante l’inaugurazione del Vinitaly 2024 a Veronafiere. Il settore del vino italiano si trova in una fase di transizione difficile, con la Francia che ha superato l’Italia nella produzione mondiale e un calo dei consumi del 3% annuo.
Una transizione complicata
Fini ha evidenziato diversi fattori che stanno influenzando il settore del vino italiano, tra cui il cambiamento climatico che pesa sulle rese e l’inflazione che incide sulla spesa. Inoltre, il settore paga le conseguenze dell’escalation di attacchi e criminalizzazioni, con proposte europee di etichettatura delle bevande alcoliche e alert sanitari sulle bottiglie, che creano allarmismo e disinformazione.
La necessità di fare squadra
Il presidente di Cia ha sottolineato l’importanza di fare squadra per preservare e rilanciare il settore del vino italiano. È fondamentale chiedere alle istituzioni europee di riorientare le politiche, salvaguardando i fondi di promozione per il vino e concentrarsi sulla lotta all’abuso di alcol. È inoltre cruciale evitare misure restrittive che minano le comunità e i territori del vino.
Un settore strategico
Fini ha evidenziato che il settore del vino non è solo economicamente importante, con una produzione da 14 miliardi e quasi 900mila addetti, ma ha anche una valenza sociale e culturale. Rappresenta tradizioni, storia, paesaggio e prodotti tipici, fondamentali per il turismo enogastronomico e lo sviluppo delle aree rurali.
Lavorare per crescere
Il presidente ha concluso sottolineando l’importanza di lavorare insieme per far crescere il valore aggiunto della filiera del vino, dal campo alle cantine. È necessario continuare a valorizzare e preservare le tradizioni e le peculiarità del settore, per garantire un futuro prospero per il vino italiano.