ChromeOS si appoggerà alla stessa tecnologia che alimenta Android

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Chromebook

Google sta apportando alcune modifiche significative a Chrome OS, il sistema operativo che alimenta Chromebook, ma potrebbero non essere facili da individuare. Le future versioni del sistema operativo si appoggeranno maggiormente alla stessa tecnologia su cui si basa Android. Più specificamente, Google dice “abbraccerà parti dello stack Android, come il kernel Android Linux e i framework Android, come parte delle fondamenta di ChromeOS”.

I team di ChromeOS e Android hanno già una certa esperienza di collaborazione, avendo fornito funzionalità come la possibilità di farlo eseguire app Android sui Chromebook. L’equipaggio di ChromeOS ha adottato Anche la tecnologia Bluetooth di Android.

Le ragioni del cambiamento

Le ragioni di questo cambiamento sono molteplici, tra cui l’efficienza tecnica e il fatto che telefoni e accessori diventino più compatibili con i Chromebook. Google afferma che “continuerà a fornire la sicurezza senza pari, l’aspetto coerente e le funzionalità di gestione estese apprezzate dagli utenti, dalle aziende e dalle scuole di ChromeOS”.

C’è un altro motivo importante per integrare più tecnologia Android in ChromeOS: abilitare più funzionalità AI. Google afferma che questo approccio lo aiuterà a implementare nuovi strumenti di intelligenza artificiale su scala più rapida e più ampia su più dispositivi. Dato che i dispositivi Android sono in un momento dove alla fine ci sono utenti che interagiscono con i prodotti AI dell’azienda molto spesso al di fuori di Ricerca, G Suite e Gmail, non sorprende troppo che Google voglia portare un po’ dello stesso nous su ChromeOS.

Tuttavia, non aspettarti di vedere presto i frutti di questo lavoro sul tuo Chromebook. Google nota che, anche se il lavoro dietro le quinte sta iniziando adesso, gli aggiornamenti “non saranno pronti per i consumatori prima di un bel po’ di tempo”. Una volta che il ChromeOS revisionato sarà pronto per il debutto, l’azienda promette una transizione “senza soluzione di continuità”.

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