Chiusura in rialzo a Piazza Affari, ottima performance di Fineco e Tim

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
Piazza Affari

Le borse europee hanno chiuso la giornata in modo prevalentemente positivo, con il Ftse Mib che ha registrato un incremento dello 0,45%, raggiungendo quota 34.480 punti. Questa tendenza positiva è stata trainata da diverse società quotate che hanno registrato importanti performance.

Upgrade di Morgan Stanley

Uno dei titoli che ha fatto registrare una significativa crescita è stato Finecobank, che ha guadagnato il 6% dopo l’upgrade di Morgan Stanley. La raccomandazione sul titolo è stata alzata a overweight, con un target price fissato a 16,3 euro, rispetto ai precedenti 13,5 euro.

Sentenza favorevole a Tim

Anche Telecom Italia ha registrato un importante incremento del 5,2%, in seguito a una sentenza favorevole a Tim che potrebbe portare a un risarcimento da parte dello Stato di 1 miliardo di euro. Queste notizie hanno contribuito al rialzo del titolo.

Prospettiva di un allentamento dei tassi

I dati sull’inflazione dell’eurozona hanno mostrato una diminuzione rispetto alle previsioni, con l’indice complessivo al 2,4% e il dato core al 2,9%. Questi numeri rafforzano la prospettiva di un allentamento dei tassi a giugno, escludendo un taglio nel meeting di questo mese.

Report Adp e indice ISM servizi

Negli Stati Uniti, il report Adp sugli impieghi nel settore privato ha evidenziato 184 mila nuove buste paga, superando le previsioni. Tuttavia, l’indice ISM servizi è calato inaspettatamente a 51,4 punti a marzo. Gli investitori sono in attesa del discorso di Jerome Powell, presidente della Fed.

Petrolio Brent vicino ai 90 dollari al barile

Tagli alla produzione dell’Opec+

Il petrolio Brent si avvicina ai 90 dollari al barile, dopo che l’Opec+ ha confermato i tagli alla produzione fino a fine giugno. Le scorte statunitensi di greggio sono aumentate, ma le riserve di benzina e distillati sono diminuite.

Dollaro/yen su livelli elevati

Il cambio euro/dollaro è tornato sopra quota 1,08, mentre il dollaro/yen rimane su livelli elevati a 151,75. Le autorità giapponesi potrebbero intervenire per contrastare l’indebolimento della valuta locale

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