Chiusura in lieve calo per Piazza Affari: l’attesa è per gli appuntamenti chiave a Wall Street

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
Piazza Affari

Piazza Affari ha terminato la seduta in calo dello 0,6%, fermandosi a 34.603 punti, con le vendite che hanno colpito in particolare Amplifon (-4%), Moncler (-3,6%) e Recordati (-3%). In controtendenza, Saipem ha registrato un guadagno del 4% grazie alla recente acquisizione di nuovi contratti per un valore di 3,7 miliardi di dollari.

Interventi della Fed e attese per le minute

Oggi sono intervenuti due importanti membri della Federal Reserve, Christopher Waller e Raphael Bostic. Waller ha affermato che saranno necessari “diversi altri” mesi di dati positivi sull’inflazione per considerare i tagli dei tassi, nonostante i recenti progressi e Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha evidenziato che i funzionari stanno discutendo su un livello di tassi che non rallenti né stimoli l’economia.

Domani sera le minute della banca centrale statunitense offriranno maggiore chiarezza sulle posizioni del FOMC riguardo i potenziali tagli dei tassi discussi nell’ultima riunione e la trimestrale di Nvidia sarà cruciale per comprendere meglio il trend dell’intelligenza artificiale. Inoltre, Giovedì l’attenzione si sposterà sugli indici PMI europei e americani e ai dati sulle negoziazioni salariali della zona euro.

Obbligazioni, materie prime e forex

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund è rimasto stabile intorno ai 129 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,80% e quello del Bund al 2,51%.

Tra le materie prime, l’oro si mantiene solido a 2.428 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha visto un lieve arretramento, con il Brent sceso a 83 dollari al barile e gli operatori che guardano alla prossima riunione dell’Opec+ prevista per il 1° giugno, che potrebbe influenzare ulteriormente le quotazioni del greggio.

Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si è mantenuto stabile intorno a 1,086, mentre il dollaro/yen è rimasto sopra quota 156, valori che riflettono un periodo di attesa sulle indicazioni provenineti dalle politiche delle banche centrali e dai dati economici in arrivo.

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