La Borsa di Milano chiude in leggero ribasso, con il Ftse Mib che perde lo 0,3% e si ferma a 34.151 punti. Tra le performance degne di nota, Pirelli registra una flessione del 2,6% alla vigilia della presentazione dei risultati finanziari, mentre STM e Saipem vedono i loro valori scendere rispettivamente del 2,3% e 2,2%.
In controtendenza, Terna e Leonardo mostrano guadagni significativi, rispettivamente del 2,45% e 2,75%, grazie a risultati finanziari che hanno superato le aspettative. Terna ha annunciato un aumento del 20% nei ricavi e del 34% nell’utile netto, mentre Leonardo ha riportato un incremento negli ordini e nei profitti, confermando le prospettive positive per il 2024.
Wall Street e Politica Monetaria
Dopo quattro sedute in crescita, Wall Street mostra segni di frenata, con performance miste tra le aziende di maggior capitale, tra cui Intel, che subisce una perdita dopo aver ridotto le stime dei ricavi a seguito del divieto statunitense all’esportazione di chip verso Huawei.
Sul fronte della politica monetaria, la banca centrale svedese ha effettuato il primo taglio dei tassi degli ultimi otto anni, abbassandoli di 25 punti base al 3,75%, mentre persiste l’incertezza sulle future mosse della Federal Reserve americana.
Mercato Obbligazionario
Nel mercato obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedesco rimane stabile a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,79% e quello del Bund al 2,46%. I dati sull’economia reale mostrano una contrazione dello 0,4% nella produzione industriale tedesca su base mensile e del 3,3% su base annua, risultati che sono al di sotto delle previsioni, mentre In Italia le vendite al dettaglio rimangono invariate rispetto al mese precedente, con un aumento del 2% su base annua.
Materie prime e forex
Nel settore delle materie prime, il petrolio Brent mostra un recupero, raggiungendo gli 83,5 dollari al barile in risposta al calo delle scorte negli Stati Uniti, come indicato dai dati settimanali dell’EIA, mentre sul mercato delle valute, il rapporto euro/dollaro si mantiene stabile a 1,075, con il dollaro/yen che aumenta a 155,6 nonostante le dichiarazioni del governatore della Banca del Giappone che preannunciano un possibile aumento dei tassi.