Nella sessione del 23 maggio 2024 a Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso praticamente invariato, segnando un +0,02% a 34.467 punti e alcune dei principali titoli hanno mostrato performance contrastanti e tra questi Prysmian, che ha registrato un significativo aumento del 3,3% e Finecobank che ha guadagnato l’1,7%. In calo, invece, le utilities con Snam che ha perso il 2,8%, Italgas il 2,2%, Terna l’1,8% e Hera l’1,4%, ribassi influenzati dai rialzi dei rendimenti obbligazionari, che hanno penalizzato il settore.
I salari negoziati nella zona euro hanno evidenziato una crescita del 4,7% nel primo trimestre dell’anno, aumento superiore alle attese che ha riacceso le preoccupazioni per le pressioni inflazionistiche e sollevando dubbi anche sulle future mosse della BCE, soprattutto dopo il taglio dei tassi di giugno. Parallelamente, gli indici PMI hanno indicato un’accelerazione della ripresa economica e un’attenuazione dei prezzi.
Wall Street e mercati internazionali
A Wall Street, il Nasdaq ha chiuso sopra la parità, sostenuto dai solidi risultati di Nvidia, che ha superato le aspettative degli analisti sia in termini di utili che di prospettive future, annunciando anche un frazionamento azionario. Tuttavia, gli investitori restano attenti ai toni restrittivi della Federal Reserve e ai dati PMI che continuano a indicare un’economia resiliente ma con pressioni inflazionistiche persistenti.
Obbligazionario, materie prime e valute
Sul mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è mantenuto intorno ai 129 punti base, con il decennale italiano in rialzo al 3,9% e il Bund tedesco al 2,61%, mentre nel settore delle materie prime, l’oro è sceso a 2.342 dollari l’oncia e il petrolio Brent è calato sotto gli 82 dollari al barile, a seguito dell’aumento delle scorte negli Stati Uniti e in attesa della riunione dell’Opec+ prevista per il 1° giugno.
Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si è mantenuto stabile in area 1,083, mentre il dollaro/yen è salito a 157, riflettendo le dinamiche globali dei mercati e le aspettative sulle politiche monetarie delle principali banche centrali.