Chip intelligenza artificiale: le nuove strette USA colpiscono il Medio Oriente

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it)

Le strette degli Stati Uniti sui chip legati all’intelligenza artificiale non si limitano più solo alla Cina, ma si allargano ora ad alcuni Paesi del Medio Oriente. Ciò risulta da un deposito normativo di questa settimana che riguarda Nvidia e da una lettera informata da parte del Dipartimento del Commercio USA all’altro grande produttore americano di semiconduttori AMD. Tuttavia, non è emerso ancora quali Stati mediorientali il divieto di esportazione dei prodotti di fascia alta colpisca. “Durante il secondo trimestre dell’anno fiscale 2024, l’USG (governo degli Stati Uniti) ci ha informato di un ulteriore requisito di licenza per un sottoinsieme di prodotti A100 e H100 destinati a determinati clienti e altre regioni, inclusi alcuni Paesi del Medio Oriente”, ha detto Nvidia nel deposito del 28 agosto.

A ottobre del 2022 la Casa Bianca ha pubblicato una serie di restrizioni sulle esportazioni di chip di intelligenza artificiale realizzati con apparecchiature statunitensi e miranti a colpire la Cina. L’obiettivo da un lato era quello di garantire la sicurezza militare statunitense e dall’altro di limitare il progresso tecnologico e militare di Pechino. Senza i chip di fascia alta di Nvidia e AMD, le aziende cinesi non potranno effettuare il riconoscimento di immagini e voci in molte applicazioni. Tra queste ad esempio rientrerebbero il setaccio di immagini satellitari per ricercare armi o basi militari e raccogliere informazioni attraverso il filtraggio di comunicazioni digitali.

Chip intelligenza artificiale: quale impatto su Nvidia e AMD delle nuove restrizioni USA

Il punto ora è quello di stabilire quale impatto la pressione normativa a stelle e strisce avrà sulle grandi aziende coinvolte. Nvidia nel deposito normativo ha affermato che i suoi risultati economici non sarebbero danneggiati dalle limitazioni ai suoi chip A100 e H100. “Il nuovo requisito di licenza non influisce su una parte significativa delle nostre entrate. Stiamo lavorando con il governo degli Stati Uniti per affrontare la questione”, ha riferito in una dichiarazione separata. La società ha ottenuto nel suo trimestre fiscale conclusosi il 30 luglio 13,5 miliardi di dollari di fatturato, gran parte del quale proveniente da Stati Uniti, Cina e Taiwan. Circa il 13,9% delle vendite risultava da tutti gli altri Paesi, ma Nvidia non fornisce informazioni specifiche circa i ricavi dal Med


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