Nei giorni scorsi, Chiara Ferragni, la famosissima influencer, ha visitato la Galleria degli Uffizi a Firenze, generando anche qualche critica.
Il direttore degli Uffizi, intanto, ha parlato di un grosso successo nei numeri dell’affluenza: 3.600 under 25 lo scorso fine settimana, con un incremento di quasi il 30% rispetto al fine settimana precedente.
Chiara Ferragni ha pubblicato diverse foto sul suo account Instagram, suscitando varie reazioni. Alcuni apprezzano il fatto che Chiara, molto popolare sui social media di tutto il mondo, abbia fornito visibilità ad un museo che, come tutti i siti d’arte, a causa del coronavirus vive un periodo buio per quanto riguarda l’affluenza. Dall’altra parte le critiche erano basate sulla questione della mercificazione dell’arte
Eike Schimdt, direttore di Uffizi, quindi, ha parlato direttamente sulla questione con molti dati in mano. Lo scorso fine settimana, il museo ha registrato 9.300 visitatori, che rappresentano il 27% dei giovani rispetto al fine settimana precedente, 3.600 ragazzi e giovani sotto i 25 anni (rispetto ai 2.839 sette giorni prima di +761). Inoltre, la Galleria è stata un argomento popolare su Instagram e Twitter (TWTR) e il merito va anche all’effetto Ferragni, com ha detto Schmidt.
L’effetto dirompente della influencer Chiara Ferragni sulle visite degli Uffizi
Schimdt ha anche analizzato i numeri forniti dal rapporto di Chiara Ferragni, evidenziando come la sua galleria fotografica degli Uffizi su Instagram abbia raccolto oltre 600.000 likes. Non sono mancati i leoni da tastiera perfino sul profilo ufficiale degli Uffizi: circa 2.000 commenti negativi (contro oltre 37.000).
In sintesi, la strategia ha dato i suoi frutti in termini sia di visibilità che di costo. E in un momento in cui le città d’arte soffrono il caldo dei turisti, è una boccata d’aria fresca. E altri musei sono pronti a chiedere il suo aiuto. Il “tour” è iniziato a Roma con i Musei Vaticani. Dopo Firenze, Chiara Ferragni si è spostata in Puglia, passando per il Museo Archeologico di Taranto e la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina, nel Salento.