Chi sono questi famigerati e lungimiranti Business Angels?

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
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“Business Angel” è un fenomeno in grande crescita e racchiude in questa definizione “gli investitori informali che investono nelle start up innovative, infatti, hanno sia ampi margini di guadagno oltre che la possibilità di accedere ad incentivi fiscali”.

L’ultimo rapporto SIM sull’impatto degli Business Angels italiani offre una vera e propria mappa aggiornata a livello nazionale di queste risorse e delle organizzazioni che le raggruppano. Obiettivo: analizzare trend, servizi offerti, settori operativi, obiettivi e sfide.

Negli ultimi anni c’è stata la consapevolezza di quanto sia importante investire in realtà tecnologicamente avanzate, per sostenere la crescita del nostro Paese, tanto che oggi sono quasi 10.000 le start-up innovative iscritte in un’apposita sezione del registro di commercio.  Le startup in Italia, così come nel mondo, possono avvalersi dei servizi di veri e propri angeli custodi che, credendo nell’innovazione del progetto, decidono di investire in una nuova impresa, mettendo a disposizione fondi e conoscenza: questi benefattori vengono appunto definiti Business Angels perché loro, come gli angeli, rischiano per sviluppare una nuova idea.

La popolazione dei business angel italiani, fondamentale per lo sviluppo dell’innovazione e capace di creare un significativo valore aggiunto per le imprese in cui investe, è aumentata del 25% rispetto a 1.209 a 1.505

Il 68% del totale delle imprese individuate opera nel Nord Italia, principalmente in Lombardia, Piemonte e Lazio, mentre le regioni meridionali e le isole sono le aree dove lavorano meno gli angel italiani. Inoltre, dei 300 business angels intervistati, il 51% ha dichiarato di concentrare i propri investimenti sia in Italia che all’estero.

Stando al report SIM, nel Belpaese la maggior parte dei Business Angels sono uomini e il 65% di coloro che hanno partecipato all’indagine sono stati classificati come Active Angels, quindi impegnati nell’offerta di servizi aggiuntivi al finanziamento, mentre il 35% sono attivi come Passive Angels. Se il 57% dei Business Angel individuati fa parte di un gruppo di business angel o BAN, il 56% investe in organizzazioni a forte impatto sociale.

gni paese ha il suo Business Angels Network, ovvero una rete di investitori radicati in un contesto geografico ben preciso in cerca di potenziali “startupper”.

IBAN (Italian Business Angel Network) è il gruppo italiano principale degli esponenti dell’angel investing il quale può fornire a chi sia interessato l’elenco dei B.A.N. locali di ciascuna regione.

Rispetto allo scorso anno, il numero di business angels che ha investito in almeno un’organizzazione con un impatto sociale significativo (Impact Investing) è aumentato del 7%.

In particolare, il 70% degli hybrid e impact angels (business angels che privilegiano gli investimenti in organizzazioni con un certo impatto sociale significativo) si è dichiarato disposto ad accettare ritorni economici inferiori a quelli di mercato a favore di un maggiore impatto sociale.

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