Le PMI hanno spesso difficoltà a ottenere finanziamenti dai tradizionali canali di prestito bancario. Un aiuto può arrivare dai business angel, investitori “mirati” che supportano le nuove imprese, ad esempio aiutando, soprattutto dal punto di vista finanziario, un aumento della capacità produttiva dell’azienda.
Ottenere il supporto di questi manager investitori esperti non è scontato, perché quando si raccolgono capitali propri, i business angel devono valutare adeguatamente un’idea di business, identificando rischi e opportunità. Diamo quindi un’occhiata a come contattare un business angel e quali documenti dovrebbero essere preparati per rappresentare al meglio il tuo progetto limitando il rischio di rifiuto. Nel corso degli anni sono state create vere e proprie “reti di business angel” (BAN), i cui incontri mirano a stabilire un contatto tra investitori e imprenditori. Di particolare importanza sono l’IBAN nazionale (Rete Italiana di Business Angels) e l’EBAN europeo (Rete Europea di Business Angels). L’IBAN coordina i divieti d’uso territoriali (Bologna, Campania, Lazio, Umbria, Sardegna, Trentino e Veneto) che aiutano a soddisfare domanda e offerta in aree abbastanza limitate. Un’altra forma associativa è rappresentata dai business angel club, cioè gruppi di investitori riuniti per condividere le proprie conoscenze e confrontarsi direttamente. I club più popolari in Italia: Italian Angels for Growth; Gruppo Giovani Imprenditori Assolombarda, Club degli Investitori.
Prima di decidere di investire in un’azienda, i business angel valutano attentamente 5 o 6 aziende: caratteristiche del prodotto o servizio in cui investono, potenziale di crescita, potenziale manageriale, competenza e motivazione del team. Una volta compilate le opportunità di investimento, il business angel procede alla valutazione, che viene prima supportata dalla presentazione (un documento sintetico volto a veicolare un’idea di business, evidenziandone i vantaggi e le strategie di sviluppo). Nella fase di selezione iniziale vengono selezionate le aziende più meritevoli alle quali verrà richiesto un business plan.
Un buon Pitch deve contenere:
idea imprenditoriale: descrizione sintetica ed efficace del progetto e delle esigenze del mercato che intende soddisfare;
squadra: conoscenza dell’imprenditore e dei suoi dipendenti;
strategia di sviluppo: comportamento che l’impresa intende applicare per il proprio sviluppo;
redditività: una breve descrizione delle previsioni finanziarie ed economiche.