(Money.it) La riforma fiscale cambierà lo scenario della tassazione. La nuova Irpef, come immaginata dal governo Meloni, passerà da 4 a 3 aliquote e porterà benefici, ma anche maggiori spese a seconda dei redditi annui. Infatti, come emerso dalle simulazioni di alcuni commercialisti, i redditi delle fasce alte avranno un beneficio assicurato, mentre i redditi fino a 20 mila euro non sempre, ma a seconda delle ipotesi.
Nello specifico le simulazioni hanno risposto alle possibili perdite e ai possibili benefici dei redditi bassi (fino a 20 mila euro annui) e quelli tra i 50 e i 60 mila euro annui. La Fondazione nazionale commercialisti , nelle sue simulazioni, ha analizzato le situazioni relative all’Irpef netta per tre diverse tipologie di reddito, cioè dipendente, pensionato e autonomo. Seguendo le ipotesi circolate, ha così potuto stabilire quali e quanti saranno i benefici e chi sarà maggiormente avvantaggio dalla riforma.
L’’effetto finale, puntualizza la Fondazione, dipenderà dalle modifiche eventualmente apportate alla no tax area e al sistema delle detrazioni e delle altre spese deducibili che potranno incidere in maniera significativa anche sui redditi più elevati a seconda delle scelte operate.
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