Chi paga l’Imu alla morte del proprietario di casa?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) L’Imu è uno dei debiti che gravano sulle proprietà immobiliari e deve essere corrisposta annualmente al Comune di competenza. Di norma, il pagamento deve essere erogato dal proprietario, ecco perché ci si chiede cosa succede alla sua morte. Tutto dipende dalla divisione ereditaria della casa, ma è necessario considerare l’eventuale diritto di abitazione del coniuge superstite. Oltretutto, è opportuno distinguere fra l’Imu corrente ed eventuali arretrati non pagati. Soltanto prendendo in considerazioni tutti questi fattori è possibile individuare chi deve pagare l’Imu alla morte del proprietario.

Chi deve pagare l’Imu dopo la morte del proprietario

Il problema più immediato è inerente all’Imu scaduta dopo la morte del proprietario, che deve essere pagata da tutti i proprietari dell’immobile. L’Imu, tuttavia, non genera un’obbligazione solidale. Questo significa che ciascuno dei coeredi è tenuto al pagamento in proporzione alla quota di proprietà (pari a quella ereditaria). Ognuno dei coeredi proprietari è quindi responsabile del pagamento di una certa porzione dell’Imu scaduta e anche di quelle successive nel caso in cui la situazione non subisca ulteriori modifiche.

Non può, quindi, essere chiesto il pagamento per intero a uno solo dei coeredi proprietari. Ovviamente questo principio si applica fintanto che permane lo status di proprietari. Il pagamento, tuttavia, è ripartito in questo modo soltanto quando la casa è disabitata o comunque non ci sono i presupposti per l’esenzione dell’Imu.

Erede che abita nella casa in comproprietà

L’erede che abita nella casa ereditata è il solo tenuto al pagamento dell’Imu, in quanto esercitando il possesso elimina la responsabilità degli altri proprietari. Naturalmente, se la casa viene abitata da più coeredi, anche su turnazione, l’Imu graverà su loro in maniera proporzionale. Allo stesso tempo, nessun


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