(Money.it) Cambiano le regole per l’accesso alla Naspi con il decreto n. 48 del 4 maggio 2023 (il cosiddetto Decreto lavoro), in quanto il governo Meloni ha scelto di mettere fine al comportamento eticamente scorretto di quei dipendenti che non presentandosi più al lavoro obbligavano di fatto l’azienda a farsi carico del loro licenziamento.
Un escamotage messo in atto da quei lavoratori che pur volendo interrompere il rapporto di lavoro non vogliono dimettersi in quanto ciò vorrebbe dire rinunciare alla possibilità di richiedere l’indennità di disoccupazione Naspi. E considerando che il datore di lavoro potrebbe non accettare di dover licenziare egli stesso il dipendente, anche perché dovrebbe farsi carico del relativo ticket, ecco che ci sono lavoratori che forzano la mano non presentandosi più al lavoro.
E dopo un periodo di assenza ingiustificata, non retribuita, il datore di lavoro non ha altra possibilità se non procedere con il licenziamento del dipendente, permettendogli così di accedere all’indennità di disoccupazione.
Tuttavia, proprio per evitare che l’assenza ingiustificata diventi uno strumento in mano al lavoratore, con il decreto Lavoro è stato messo fine a questo comportamento che da
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