AGI – La creazione del superministero della Transizione ecologica che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha deciso di affidare allo scienziato Roberto Cingolani, potrebbe avere importanti ripercussioni anche nell’ambito della ricerca italiana e, in particolare, per Ispra ed ENEA.
Il nuovo superministero dovrebbe essere infatti imperniato intorno all’attuale Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm) che è anche il ministero cui fa riferimento un importante ente di ricerca, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’Ispra che, a sua volta guida il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) quello, per intenderci cui fanno riferimento le singole Arpa regionali.
Si tratta di un patrimonio consistente che è dotato di una rete territoriale con può contare su un totale di circa 10.000 dipendenti. Non tutti sono ricercatori, ma quelli che sono impegnati in attività di ricerca e di acquisizione dati, garantiscono al sistema un flusso costante di informazioni che va dal monitoraggio della qualità dell’aria delle città, al controllo sui rifiuti, sulle risorse idriche, sulle coste, sul consumo di suolo, sulla fauna selvatica, sul sistema delle foreste e, più in generale sulle aree industriali.
Secondo quanto indicato dallo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi all’atto della nomina di Roberto Cingolani a Ministro della Transizione Ecologica, gli altri ministeri dovranno conferire all’attuale Ministero dell’ambiente le loro deleghe energetiche. Non è ancora ch
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