(Money.it) Il Garante della Privacy ha posto le sue condizioni per sospendere la limitazione provvisoria a ChatGPT, il chatbot di OpenAI.
L’azienda di Sam Altman avrà tempo fino al 30 aprile per adeguarsi alle richieste dell’Autorità italiana. Poi, se le condizioni lo permetteranno, il Garante si è reso disponibile a rivedere il suo provvedimento.
Il chatbot ha smesso di essere disponibile per gli utenti italiani dopo che il Garante della Privacy aveva comunicato che ChatGPT non rispettava la normativa sulla privacy italiana ed europea. Per tutta risposta, OpenAI aveva tempestivamente reso irraggiungibile il servizio dall’Italia.
Le due realtà si sono poi incontrate in videoconferenza il 6 aprile e si sono trovate d’accordo nel voler collaborare per ripristinare il servizio in Italia, considerato molto importante per l’innovazione del Paese.
ChatGPT: le condizioni del Garante per sospendere la limitazione
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