Chanel: Virginie Viard lascia a sorpresa la direzione creativa del marchio di lusso

Di Laura De Bonis 3 minuti di lettura
Chanel

Virginie Viard, direttrice creativa di Chanel, lascia la storica casa di moda dopo cinque anni di guida. L’annuncio, giunto inaspettato, ha scosso l’industria della moda. Viard, 62 anni, aveva assunto il ruolo dopo la morte di Karl Lagerfeld, che la considerava il suo “braccio destro e sinistro”.

La notizia è stata confermata giovedì da Chanel, in un comunicato che sottolinea l’inizio di un “nuovo capitolo” per il marchio. La maison, celebre per i suoi abiti in tweed e le iconiche borse trapuntate, ha ringraziato Viard per la sua preziosa collaborazione e ha annunciato che una “nuova organizzazione creativa” sarà presto svelata.

Il futuro di Chanel e il contesto del mercato

Mentre Chanel si prepara per il futuro, il team garantirà la continuità delle collezioni. Il 25 giugno a Parigi si terrà la sfilata di alta moda autunno-inverno 2024/2025. L’amministratore delegato di Chanel, Leena Nair, aveva recentemente respinto le voci di un cambio di stilista, sottolineando il contributo di Viard alla crescita del prêt-à-porter, con le vendite che sono aumentate di due volte e mezzo dal 2018.

Chanel, secondo marchio di lusso al mondo dopo Louis Vuitton, appartiene ai miliardari francesi Alain e Gerard Wertheimer. L’addio di Viard arriva in un momento di rinnovamento per molte case di moda, tra cui Gucci, che stanno cercando nuove direzioni creative per stimolare le vendite, in un mondo in cui la domanda sta diminuendo a causa dell’aumento del costo della vita.

Virginie Viard

Virginie Viard ha iniziato la sua carriera da Chanel come stagista nel 1987. Dopo un breve periodo da Chloé, è tornata da Chanel e ha lavorato strettamente con Karl Lagerfeld, scomparso nel febbraio 2019, che la considerava il suo supporto indispensabile.

Viard ha debuttato con la sua prima collezione per Chanel nel marzo 2019, succedendo a Lagerfeld come direttrice creativa. La sua esperienza nel settore è iniziata con i nonni, produttori di seta, e si è sviluppata attraverso studi di design teatrale e collaborazioni con nomi noti del cinema francese, come Dominique Borg e Isabelle Adjani.

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