(Money.it) Da oggi – giovedì 16 marzo – sui siti istituzionali è disponibile la Certificazione unica, ossia quel documento – una volta riconosciuto come Cud – che riepiloga i redditi, nonché le ritenute fiscali subite, di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi.
Come stabilito dalla legge di Stabilità 2013, anche gli enti previdenziali hanno l’obbligo di mettere a disposizione la Certificazione unica (Cu) attraverso modalità telematiche. A tal proposito, ogni sostituto d’imposta rilascia una propria Certificazione unica: ad esempio l’Inps nel caso di coloro che percepiscono la pensione, oppure Noipa per i lavoratori dipendenti statali e persino l’Inail in alcune circostanze. Senza dimenticare poi che le Certificazioni uniche sono disponibili anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
A tal proposito, già oggi approfittando dell’apposito servizio presente sul sito istituzionale d’interesse, è possibile scaricare la Certificazione unica così da farsi un’idea di quelli che effettivamente sono i redditi percepiti nel corso del 2022, informazione utile ai fini dell’avvio della campagna di dichiarazione dei redditi (che ricordiamo è obbligatoria in presenza di almeno due Certificazioni uniche differenti).
Facciamo chiarezza dunque su quali sono i siti da cui scaricare la Certificazione unica 2023 a seconda della tipologia di rapporto a cui riferisce.
Certificazione unica Inps
A dover scaricare la CU 2023 dal sito dell’Inps sono tutti coloro che hanno percepito di una prestazione per cui l’Istituto ha agito come sostituto d’imposta.
Come anticipato, l’Inps mette a disposizione la CU ai pensionati, ma a
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