Certificazione SOA: cos’è e quando serve per avere i bonus edilizi

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Cambiano le regole per accedere ai bonus edilizi, dal 1° luglio 2023 sarà necessario affidare i lavori a imprese che abbiano ottenuto la certificazione Soa ai sensi dell’articolo 84 del codice dei contratti pubblici.
A precisare la disciplina transitoria e le modalità in cui entrerà in vigore tale obbligo è l’Agenzia delle Entrate con la circolare n° 10 del 20 aprile 2023.

Ecco a cosa devono prestare attenzione i proprietari che non vogliono rischiare di perdere le agevolazioni fiscali dei bonus edilizi.

Cos’è la certificazione Soa e quando è obbligatoria

La certificazione Soa è un attestato fino ad ora richiesto esclusivamente alle imprese che partecipano a gare d’appalto per l’esecuzione di lavori pubblici. Viene rilasciata da appositi Organismi di attestazione autorizzati dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) che devono valutare se l’impresa rispetta i parametri previsti dalla normativa. La certificazione attesta la capacità tecnica ed economica di un’impresa di realizzare lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro.

Con il decreto Ucraina (articolo 10 del decreto legge 21 del 2022) l’obbligo di attestazione Soa è stato esteso anche alle imprese che operano nel settore privato e in particolare diventa essenziale per ottenere i benefici fiscali previsti negli articoli 119 (incentivi per l’efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica) e 121 (opzione per la cessione del credito) del decreto legge 34 del 2021 per lavori di valore superio


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